Ambiente, Cipro: vasta chiazza di petrolio in mare, al largo della costa settentrionale

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CIPRO01Non è ancora rientrato l’allarme per la vasta chiazza di petrolio fuoriuscita lunedi’ notte da una nave-cisterna che stava rifornendo una centrale elettrica sulla costa settentrionale dell’isola di Cipro sotto occupazione militare turca. Gli aiuti tecnici offerti dalle autorita’ della Repubblica di Cipro, a Sud, che erano stati accettati in un primo tempo dai responsabili turco-ciprioti sono stati successivamente da questi respinti asserendo che sarebbero arrivati prima gli aiuti dalla Turchia ma, sino a questo momento – secondo fonti greco-cipriote – da Ankara non e’ giunto nulla. “E’ un peccato – ha detto al Cyprus Mail Ioanna Panayiotou, Commissario per l’Ambienteperche’ noi abbiamo l’attrezzatura per arginare l’espandersi della chiazza di petrolio e, per quanto ne sappiamo, nessun aiuto e’ ancora arrivato dalla Turchia”. Dalla nave cisterna, secondo quanto riferisce la stampa, sono fuoriuscite circa 100 tonnellate di petrolio quando una tubatura che collegava il natante alla centrale a terra si e’ spezzata. La chiazza di combustibile (che ha un raggio tra i 5 e i 7 km) ha gia’ raggiunto e danneggiato un impianto di piscicolura e si teme che possa riversarsi anche sulle spiagge dove si riproducono le testuggini del tipo Caretta. Secondo il segretario generale dell’Associazione dei biologi turco-ciprioti, Hasan Sarpten, la fuoriuscita del petrolio rappresenta “la maggiore catastrofe ecologica nella storia dell’isola” e si e’ detto convinto che, nonostante tutti gli sforzi che si faranno per ripulire la chiazza, almeno il 20% del petrolio restera’ in mare.

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