Una misura anti-ciclica da 1,4 milioni di interventi, 18 miliardi di investimenti e 50.000 posti di lavoro all’anno in diversi settori. Questi i benefici degli sgravi fiscali per l’efficienza energetica in edilizia finora, cioe’ quello che il cosiddetto ecobonus e’ riuscito a mettere in campo quando la misura era al 55%. Con l’aumento al 65% dello sconto – secondo alcune stime – puo’ spingere ad almeno 100.000 i nuovi posti di lavoro. Nel passaggio alla Camera il provvedimento ha subito alcune modifiche, che hanno portato all’introduzione di due misure in particolare: l’estensione alle misure dedicate al consolidamento per l’anti-sismica, per provare a risolvere la fragilita’ del nostro Paese; la stabilizzazione entro il 31 dicembre 2013. Alla base del provvedimento, oltre al richiamo delle norme di respiro europeo, c’e’ la volonta’ di toccare specifici ambiti della vita quotidiana, a cominciare dalla riduzione dei consumi energetici, dell’inquinamento, la sostituzione delle coperture di amianto, l’incremento dell’efficienza idrica e l’installazione di impianti di depurazione delle acque da contaminazione di arsenico, e l’alleggerimento delle bollette delle famiglie.
REALACCI: “RISULTATO STORICO” – “Il decreto Eco-bonus è un provvedimento importante per il rilancio della nostra economia, reso ancor pi ù rilevante dall`estensione dell`eco-bonus del 65% per il risparmio energetico in edilizia anche alla prevenzione antisismica. E` un segnale importante anche l`approvazione dell`Ordine del giorno sul credito di imposta del 65% per le misure a favore dell`efficienza energetica e del consolidamento antisismico in edilizia che, come già fatto dal provvedimento, invita il Governo ad ampliare gli effetti di questa politica, prevedendo la stabilizzazione dell`eco-bonus”. Lo dice Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera sul via libera dell`Aula all`Odg per la stabilizzazione dell`eco-bonus di cui è primo firmatario. “L`Odg impegna infatti l`Esecutivo a presentare quanto prima in Parlamento iniziate volte a dare stabilità all`eco-bonus, direzione nella quale si sono impegnati in diverse occasioni i ministri Orlando e Lupi – spiega Realacci -, a rafforzare le politiche a favore dell’edilizia di qualità ed energeticamente efficiente e ad ampliare i soggetti fruitori del beneficio fiscale, includendo l`edilizia residenziale pubblica a cominciare dal patrimonio Iacp e degli Enti ex Iacp. Stabilizzare l`eco-bonus significa non solo rendere il nostro patrimonio edilizio più sicuro ed efficiente, ma anche creare occupazione di qualità in un settore importante e in crisi come l`edilizia”. “L`Ordine del giorno – conclude Realacci – è stato sottoscritto anche da parlamentari di tutti i gruppi politici e firmato, tra gli altri, dai colleghi Benamati, Latronico, De Rosa, Zan, Borghi e Mariani, e impegna inoltre il Governo a prendere iniziative per garantire l’estensione dell`eco-bonus agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente, compresi gli interi edifici, rendendo obbligatoria la certificazione antisismica degli edifici pubblici e privati e i relativi controlli strutturali periodici, e ad assumere ogni iniziativa utile, compresa una revisione dei vincoli del Patto di Stabilità, per consentire agli Enti locali che abbiano risorse da investire, di realizzare interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio, di riduzione del rischio idrogeologico, di efficientamento energetico degli edifici e di messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire dalle scuole e dagli ospedali”.
IL MINISTRO ORLANDO: “SARA’ VOLANO PER LA RIPRESA ECONOMICA” – ”Gli ecobonus possono essere un volano per la ripresa dell’economia e credo che lo saranno ancora di piu’ se verra’ approvata una legge che e’ stata gia’ varata dal Consiglio dei Ministri che impedisce il consumo di nuovo suolo, il consumo di territori”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, a margine della sua visita al parco archeologico di Sibari, colpito nel gennaio scorso da un’alluvione. ”Dobbiamo orientare – ha aggiunto – l’attivita’ edilizia nella direzione del riuso, del recupero. Abbiamo costruito molto e anche male e ora questo patrimonio edilizio va riconvertito sia dal punto di vista delle performance energetiche e sia dal punto di vista della qualita’. Quindi c’e’ molto da fare. L’ottanta per cento del patrimonio edilizio italiano ha bisogno di interventi di ristrutturazione. Non si tratta quindi soltanto di un’attivita’ che mira alla sostenibilita’ e’ anche un modo potente per riconvertire l’industria edilizia nel nostro Paese che chiaramente, dato l’andamento, della domanda, non potra’ crescere, non potra’ inseguire una domanda che non c’e”’. ”E’ chiaro ormai – ha concluso Orlando – che di appartamenti ce ne sono piu’ del necessario. Questa io credo che sia la strada da seguire”.
I GEOLOGI: “FINALMENTE, LO AUSPICAVAMO DA TEMPO” – Soddisfazione è stata espressa da Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, per l’estensione della detrazione del 65% ai lavori di adeguamento antisismico degli edifici ricadenti nelle zone a maggiore pericolosità. “Con questa misura del Decreto Ecobonus – ha dichiarato Graziano – si declinano quelle forme di prevenzione sismica che i geologi auspicano da tempo. Vivere in case sicure, lavorare in uffici sicuri e mandare i nostri figli in scuole sicure è un diritto di tutti gli italiani. Anche se i terremoti non si possono prevedere, si può fare molto in termini di prevenzione sismica e finalmente nel nostro Paese pare che cominci a germogliare una vera cultura della prevenzione”. L’impegno del On. Realacci e la sensibilità del Ministro Lupi sono stati determinanti per il raggiungimento di un risultato concreto, ma che si caratterizza anche in termini di indirizzo politico. A loro va il nostro riconoscimento”.