Eclissi di Sole su Marte: le immagini mozzafiato del rover Curiosity

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Credit: NASA/JPL-Caltech/Malin Space Science Systems/Texas A&M Univ
Credit: NASA/JPL-Caltech/Malin Space Science Systems/Texas A&M Univ

Che le eclissi solari non fossero un evento visibile soltanto dalla Terra è cosa risaputa, ma il rover Curiosity della NASA ha catturato le immagini più nitide sin qui acquisite di un’eclissi solare vista dal pianeta rosso. Ad oscurare soltanto parzialmente la nostra stella ci ha pensato Phobos, una delle due lune (la più grande) di Marte, che pur non riuscendo ad coprirne l’intera superficie apparente, ha prodotto ugualmente uno spettacolo mozzafiato. E così il rover della NASA, la cui missione primaria è quella di cercare forme di vita passata o presente sulla superficie marziana, si è concesso anche un pò di astronomia. “Questo evento si è verificato proprio nei pressi in cui è attualmente ubicato il rover“, spiega Mark Lemmon della Texas A & M University. Il satellite naturale appare più grande di quanto non appaia in altri momenti della giornata, ma viste le sue piccole dimensioni è stato in grado di produrre soltanto un’eclissi parziale. Questo evento, è quanto di meglio si possa sperare su Marte, dalla cui superficie non si va mai oltre un’eclissi anulare.

Il rover Curiosity
Il rover Curiosity

Phobos, nonostante sia più grande dell’altra luna Deimos, è grande soltanto 22 chilometri, facendo credere ai ricercatori che essi siano in realtà asteroidi catturati dalla gravità del pianeta. La sua vicinanza, tuttavia, permette di oscurare una buona porzione del disco solare, dal momento che la sua distanza è stimata in soli 6000 chilometri. In confronto, la nostra Luna dista dalla Terra 384.000 chilometri in media. Queste due rocce spaziali non hanno un movimento regolare. Deimos sta accelerando, mentre Phobos, al contrario, sta rallentando. Secondo gli astronomi la gravità di Marte distruggerà Phobos in circa 10-15 milioni di anni. Queste osservazioni, unite a quelle del rover Opportunity, dovrebbero aiutare i ricercatori a perfezionare la nostra conoscenza circa le orbite di questi due sassi cosmici.

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