Incendi Sardegna: 10.000 persone mobilitate per contrastare le fiamme, allerta-maestrale

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sardegna 2Gran parte dell’apparato regionale antincendi e di protezione civile e’ in campo dalle prime ore del mattino in Sardegna per far fronte al “pericolo maestrale” che potrebbe alimentare i roghi che, in particolare ieri, hanno devastato diverse zone dell’isola. Mentre alcuni focolai sono ancora attivi, si teme l’offensiva degli incendiari che potrebbe essere favorita dai forti venti da nord ovest previsti per oggi. “E’ una guerra impari”, commenta il capo della protezione civile regionale Giorgio Cicalo’, “che cerchiamo di combattere con tutti gli uomini e i mezzi a disposizione”. Da un primo bilancio risulta che sono andati in fumo circa 7.000 ettari di macchia mediterranea e boschi in due giorni. Circa quattromila persone, di cui duemila sul campo, sono impegnate sul fronte del fuoco nell’isola con dodici elicotteri della Regione e quattro canadair. Mentre ancora nell’isola e anche in parlamento infuriano le polemiche per la carenza di mezzi aerei per combattere le fiamme, prosegue l’opera di spegnimento dei roghi di Laconi, nell’Oristanese al confine con la provincia di Nuoro, e Villagrande Strisaili in Ogliastra. Il capo della protezione civile regionale mantiene il riserbo sulle cause in attesa dei risultati delle indagini. “Molti roghi hanno origine colposa ma altrettanti sono indubbiamente dolosi”, afferma Cicalo’ sottolineando che “sono in corso le investigazioni”. Da un primo bilancio risulta che sono andati in fumo circa 7.000 ettari di macchia mediterranea e boschi in soli due giorni. Si registra inoltre un ferito grave – un pastore che cercava di salvare il bestiame – e tre intossicati dal fumo. Un operatore del reparto antincendi, inoltre, si e’ fratturato una gamba durante le operazioni di spegnimento di unincendio.

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