Lo squalo arrivato a riva stamattina a Porto Palo di Menfi (Agrigento), nella Sicilia sud/occidentale, è stato bloccato da alcuni bagnanti per tutelare l’incolumità prima di tutto delle persone presenti in acqua, e poi è stato tratto in salvo e curato: è ciò che emerge dalle testimonianze pubblicate dal sito locale belicenews.it: “L’esemplare – racconta Arturo Rondino, uno dei primi ad accorrere per la cattura dello squalo – si aggirava tranquillamente vicino ai bagnanti, ignari della presenza del pesce. Lo squalo era vicino la riva perchè in pessime condizioni. Infatti aveva un amo da pesce spada conficcato nella bocca. Da incoscienti lo abbiamo prima catturato e poi ce ne siamo presi cura fino all’arrivo della squadra dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo che se lo è portato via con un furgone refrigerato“.
“Abbiamo avvistato l’esemplare – spiega Filippo Ricupa uno dei due bagnini intervenuti – mettendolo in sicurezza. Poi abbiamo chiamato la capitaneria di Porto. Abbiamo tenuto lo squalo in acqua fino all’arrivo della dottessa che si è prontamente occupata dell’esemplare“.
Adesso lo squalo, lungo quasi due metri e pesante circa 50 kg, è stato affidato alle cure di biologi marini di Palermo. Insomma, una bella storia di solidarietà e di amore nei confronti degli animali e non assolutamente, come qualcuno aveva malignato nei tanti commenti su facebook, episodio di violenza nei confronti dello squalo che, invece, è ancora in vita e potrà tornare presto a nuotare nel suo regno marino solo ed esclusivamente grazie alla bontà degli esseri umani.
Lo squalo catturato a Porto Palo di Menfi (Agrigento) è stato salvato: foto e racconto
