Storia a lieto fine per il cigno ferito a bastonate. Torna a nuotare nel parco di Rio Secco

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cigni realiE’ tornato a vivere e a nuotare libero nel laghetto del parco di Rio Secco a Citta’ di Castello il cigno scampato alla furia di un minorenne che lo aveva ferito a bastonate e ne aveva ucciso un altro esemplare. Il cigno e’ stato salvato grazie alla tempestivita’ con la quale si e’ messa in moto la macchina dei soccorritori (una vera e propria task-force pubblica) e alla perizia dei veterinari dell’Istituto Zooprofilattico dell’Universita’ di Perugia. ”Quando ci ha allertati la Questura di Citta’ di Castello – racconta, Marcello Bucarini operatore del centro di allevamento e ripopolamento della fauna selvatica di Torre Certalda della Provincia di Perugia, che si occupa anche del recupero di animali feriti e volatili – mi sono subito messo in contatto sia con Enrica Moroni della Asl numero 1 e con Fabrizio Passamonti dell’Universita’ di Perugia. Con il Pikup che abbiamo in dotazione provvisto di una gabbia per il trasporto degli animali feriti abbiamo portato il cigno nella clinica veterinaria dell’universita’ dove c’era ad attenderci il professor Antonio Di Meo che si e’ preso cura dell’animale. Fortunatamente i colpi subiti non gli avevano provocato lesioni gravi e cosi’ la ripresa delle funzionalita’ generali del volatile e’ stata veloce”. Il cigno e’ stato quindi dichiarato guarito e riconsegnato a Bucarini e Moroni per essere restituito al suo ambiente naturale. ”Un momento davvero emozionante – racconta ancora Bucarini – i cigni dello stagno gli sono andati incontro festosi, hanno iniziato a nuotargli intorno. Una cerimonia di benvenuto che ci ha toccato e commosso”. ”Una storia a lieto fine – e’ il commento del presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchiche attesta l’impegno e la dedizione di tanti operatori pubblici che svolgono il loro lavoro anche a favore degli animali. Un plauso quindi ai funzionari della Questura, della Asl, dell’Universita’ e della nostra struttura di Torre Certalda che in maniera sistematica si occupano non solo dell’allevamento degli animali per il ripopolamento delle aree di caccia, ma anche del recupero di animali feriti mettendo in pratica un sos, operativo su tutto il territorio della Provincia, che come in questo caso ha consentito poi a medici veterinari di intervenire e restituire alla natura gli animali guariti”. ”Torre Certalda, centro di eccellenza per la produzione e la tutela della fauna, al di la’ del futuro delle province – conclude Guasticchi – rimarra’ nel tempo e sara’ a disposizione delle nuove generazioni e dei bambini. Qui sara’ la loro casa naturale, un luogo ideale per le scoperte e per poter godere della natura da protagonisti e rispettare gli animali”.

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