Uno scempio ambientale. Non può essere definito con altri termini l’incidente provocato dall’azienda cinese Hubei Shuanghuan, produttrice di carbonato di sodio e cloruro di ammonio per fertilizzante, che ha causato la morìa di tonnellate di pesce nel fiume Fuhe. Affluente del Fiume Azzurro (il più lungo del paese e fonte di acqua potabile per milioni di residenti), le sue acque sono presto state contaminate con una grossa quantità di ammoniaca che si è espansa velocemente lungo il suo corso. I test successivi effettuati dalle autorità locali hanno rilevato una quantità ben superiore alle norme consentite, pari a 196 milligrammi per litro. Centodieci tonnellate di pesci, appartenenti a diverse specie, non sono sopravvissuti. A rendere ancora più evidente lo scempio antropico, le ruspe a i mezzi pesanti utilizzati per ripulire il corso d’acqua dalle carcasse.