Il potente ciclone “Phailin” è prossimo alle coste dell’India nord-orientale, le autorità indiane temono un disastro simile a “Katrina” per l’irruzione dello “Storm Surge”

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Pescatori indiani scrutano il mare agitato in vista dell'irrompere dello "Storm Surge" sulle coste dell'Orissa
Pescatori indiani scrutano il mare agitato in vista dell’irrompere dello “Storm Surge” sulle coste dell’Orissa

La famigerata ora “X” è già scattata. Il potente ciclone tropicale “Phailin” proprio in questo momento sta iniziando ad effettuare il “landfall” definitivo lungo le coste dell’India nord-orientale, lungo lo stato dell’Orissa, che nelle prossime ore sarà battuto da piogge torrenziali, venti veramente violenti, ma soprattutto dal temibile fenomeno dello “Storm Surge” che rischia di cagionare gravi devastazioni e numerose vittime sulla fascia costiera interessata dal bordo settentrionale del ciclone (quello dove sono attivi i forti venti da E-NE e Est, provenienti dal mare). Il governo di New Delhi ha subito messo in allarme le forze armate indiane, per soccorrere la popolazione. Almeno un milione di persone sono state evacuate fino ad oggi negli stati dell’Orissa e Andhra Pradesh, prima del “landfall” di Phailin, atteso fra circa 1-2 ore. Tre persone sono morte in altrettanti incidenti in Orissa per la caduta di alberi causata dai forti venti che da alcune ore iniziano a spazzare la fascia litoranea. Sulla costa si stanno già abbattendo forti venti e piogge, che fanno oscillare gli alberi. A mezzogiorno a Bhubaneshwar, la capitale dell’Orissa che si trova a circa 100 chilometri dalla costa, il cielo si è rapidamente coperto da nubi basse che hanno cominciato a scaricare le prime piogge e i primi forti rovesci di pioggia, portati dalle bande nuvolose più periferiche della super tempesta.

Il ciclone si appresta ad effettuare il "landfall" nel sud dello stato dell'Orissa
Il ciclone si appresta ad effettuare il “landfall” nel sud dello stato dell’Orissa

Ma il clou purtroppo avverrà nel corso delle prossime ore, allorquando l’occhio del ciclone tropicale raggiungerà la terra ferma, impattando nei pressi della città di Gopalpur, mentre i venti più violenti batteranno con forza l’area compresa fra Gopalpur e Puri, dove si registreranno raffiche violente, anche sui 170-180 km/h, capaci di sradicare alberi, pali della luce e di sollevare i tetti delle abitazioni. Venti molto forti, ma da NO e O-NO (da terra), in successiva rotazione da Ovest e O-SO, sferzeranno l’intera costa settentrionale dello stato dell’Andhra Pradesh, dove irromperanno raffiche anche violente che polverizzeranno le forti piogge portate dall’avvicinamento delle prime bande nuvolose del ciclone. Come previsto, man mano che il super ciclone si avvicinerà alle aree costiere dell’India nord-orientale, appena il bordo più occidentale di esso impatta sulle coste dell’Orissa, dove sono già arrivate (dal mare, da NE), le prime forti batterie di piogge fra i distretti di Kendrapara, Jagatsinghpur, Puri, Khordha e Ganjam. Durante questa fase “Phailin” comincerà a indebolirsi, venendo declassato a ciclone di 4^ categoria. Approssimandosi alle coste dell’India orientale il ciclone si sposterà su acque sempre meno profonde e con un minor contenuto di calore messo a disposizione della poderosa struttura ciclonica.

Le imponenti nubi convettive di "Phailin", alte oltre 16 km, raggiungono le coste indiane apportando i primi diluvi
Le imponenti nubi convettive di “Phailin”, alte oltre 16 km, raggiungono le coste indiane apportando i primi diluvi

Questi fattori, con molta probabilità, indeboliranno in parte l’attività convettiva attorno il nucleo centrale di “Phailin”, declassando il ciclone fino alla 3^ categoria sulla scala Saffir-Simpson durante la fase del “landfall” che si concretizzerà fra il tardo pomeriggio e la prima serata odierna. Attorno l’occhio è presente una fitta muraglia di nubi torreggianti che arrivano a sfondano con le loro sommità fino all’alta troposfera, presentando temperature davvero molto gelide che indicano la presenza di moti ascensionali a spirale davvero violentissimi, degni di una super tempesta. Nonostante l’indebolimento la tempesta rappresenta una serissima minaccia per tutta la fascia costiera dello stato indiano dell’Orissa, che verrà spazzata da venti fortissimi e da violente mareggiate, con ondate di oltre i 7-8 metri che potranno inondare interi tratti di litorale, da Gopalpur fino a Ratanpur, cagionando ingentissimi danni. Molti villaggi di pescatori, ubicati vicino la fascia costiera, rischiano di essere letteralmente spazzati dalle potenti ondate da SE e E-SE, sollevate dai violenti venti da S-SE e SE, in azione lungo il lato nord-orientale di “Phailin”, bloccato per diverse ore in mezzo al golfo del Bengala.

odisha-elevationMa quello che si teme maggiormente, durante la fase del “landfall” a ridosso delle coste dello stato dell’Orissa meridionale, è proprio lo “Storm Surge“, ossia l’anomalo innalzamento del livello medio delle acque del mare indotto dal brusco calo della pressione barometrica (con un minimo barico profondissimo dentro l’occhio centrale) e dalla contemporanea azione di forti venti di tempesta, diretti verso la costa, che accompagna il passaggio del potente ciclone tropicale che tende a sospingere verso la costa un enorme quantitativo di acque, provocando gravi inondazioni nei tratti di costa pianeggianti. In questo caso l’effetto dello “Storm Surge” potrebbe avere esiti davvero distruttivi  su tutta la costa dello stato dell’Orissa, con particolare riferimento per l’area compresa fra la città di Gopalpur e il litorale di fronte Ratanpur. Proprio nel tratto di costa a nord di Gopalpur lo “Storm Surge” potrebbe essere devastante, raggiungendo altezze molto pericolose, fino a 2.5-3.0 metri. L’intera fascia litoranea che va da Gopalpur fino al lago di Chilika entro la serata di domani dovrebbe essere sott’acqua, per l’anomalo innalzamento del livello medio del mare con una seria di grandi ondate che raggiungeranno anche i 7-8 metri.

kjSolo le aree costiere ricoperte dalle originarie foreste di mangrovie, che un tempo ricoprivano tutte le coste dell’India orientale, potranno attenuare gli effetti dello “Storm Surge”, facendo da diga all’impeto del mare. Ma li dove le foreste di mangrovie sono state estirpate le inondazioni saranno davvero distruttive e rischiano di sommergere città e centri abitati, ubicati ad almeno 1 chilometro dalla fascia costiera. “Phaeilin” passerà alla storia come il più potente ciclone tropicale che ha fatto “landfall” sulle coste dell’India orientale dopo il disastroso impatto del super ciclone “Odisha, che nel 1999 devasto la costa dell’Orissa, cagionando ben  9.658 vittime e danni ingentissimi per diversi milioni di dollari. Allora gran parte delle vittime fu causato proprio dallo “Storm Surge” che si sviluppo lungo il lato nord del ciclone, con un’onda impressionante che raggiunse un “Run-Up” di ben 5.9 metri che inondò città e villaggi, spazzando via abitazioni e persone. Il ciclone tenderà rapidamente ad indebolirsi nella mattinata di domani, non appena si muoverà sulle zone più interne dello stato dell’Orissa, dove scaricherà fortissime piogge e rovesci molto violenti che determineranno “flash floods” ed eventi alluvionali, con estese inondazioni ed allagamenti. Purtroppo, avendo una struttura molto vasta e dopo aver incamerato dentro di se una enorme mole di vapore acqueo e calore latente, aspirata dalle caldissime acque superficiali del golfo del Bengala, il ciclone pur indebolendosi allo status di tempesta tropicale e perdendo l’“autoalimentazione” dal mare caldo, sarà in grado di stimolare una profonda convenzione, agevolando lo sviluppo di imponenti “Clusters temporaleschi” che butteranno già autentici diluvi di pioggia pronti a flagellare gli stati dell’Orissa, Chhattisgarh e del Jharkhand.

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