Il tifone Haiyan si spegne in Cina dopo essere stato “mangiato” dall’aria fredda continentale

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haiyan-landfall-radarDopo aver seminato una lunga scia di morti e distruzione sulle isole delle Filippine centrali, il super-tifone “Haiyan” ha effettuato il “landfall” definitivo sulle coste settentrionali del Vietnam, perdendo da subito tutto il suo immenso potenziale originario, acquisito al di sopra delle caldissime acque superficiali del mar delle Filippine. A contatto con la terra ferma il poderoso ciclone tropicale si è rapidamente spento lungo le aree più interne della Cina meridionale, dove ha scaricato forti piogge e rovesci temporaleschi particolarmente intensi che per fortuna non hanno cagionato danni significativi. Le infiltrazioni di aria molto secca, provenienti dall’entroterra della Cina sud-occidentale, e il “Wind Shear” moderato in quota, hanno definitivamente allentato la possente attività convettiva, presente attorno i lati della super tempesta, erodendola quasi del tutto subito dopo la fase del “landfall”. Ma il passaggio di “Haiyan” non è passato cosi inosservato su gran parte dei paesi dell’Asia meridionale.  L’intensa circolazione ciclonica associata al tifone ha difatti prodotto forti “Subsidenze atmosferiche” che si sono estese su gran parte della Cina meridionale e su una larga fetta del territorio Thailandese. Questo perché, come capita spesso nei cicloni tropicali, la poderosa attività convettiva generatasi attorno al super-tifone “Haiyan”, ha favorito lo sviluppo di importanti aree di “Subsidenze” (moti discendenti) nella zona a nord e ad ovest dell’area di massima convenzione. In pratica, le forti correnti ascensionali prodotte da “Haiyan”, una volta giunte nell’alta troposfera, poco più a nord e a sud, hanno di tutta risposta innescato forti moti discendenti che hanno compresso ulteriormente l’aria in loco, determinato insolite scaldate, a causa della considerevole “compressione adiabatica”.

2013310npCiò spiega perché nel nord-est della Thailandia, durante il passaggio del tifone, le temperature si sono di colpo impennate oltre la soglia dei +36°C +37°C, mentre al contempo i tassi dell’umidità relativa sono scesi sotto la soglia del 60% 50%, con un picco registrato nelle aree della Thailandia nord-orientale. Tale andamento delle temperature e dell’umidità relativa indica la presenza di fasce di “Subsidenza”, piuttosto forti, indotte dal transito del super-tifone “Haiyan”. Il tifone però dopo il “landfall” ha causato forti piogge e intensi temporali fra l’area del Tonchino e le confinanti regioni della Cina meridionale, dove si sono verificati pure dei nubifragi che hanno prodotto temporanei allagamenti. Le precipitazioni più abbondanti si sono registrate proprio in alcune regioni del sud della Cina, con picchi non oltre i 100-130 mm in 48 ore. Da notate pure il significativo crollo delle temperature massime, da punte di +32°C +33°C a soli +11°C +12°C in alcune stazioni dello Yunnan, dove sono sopraggiunte masse d’aria decisamente più fredde dall’entroterra della Cina centrale.

g213_asia_post_grph_ft12_surfce_pa4_2013110206_s000Dopo essersi quasi dissipato in un vortice ciclonico, attivo solo nella media e alta troposfera, i resti dell’ormai super-tifone “Haiyan” stanno facendo affluire sugli immensi territori della Cina meridionale ben tre tipi di masse d’aria differenti fra loro che stanno determinando importanti contrasti termici su gran parte del territorio cinese. L’aria calda e molto umida associata ai resti della circolazione ciclonica tropicale (ex super-tifone “Haiyan”), provenienti da Est e SE, tendono ad interagire con le masse d’aria calde e umide, d’estrazione tropicale marittima, che salgono da Sud, direttamente dal mar Cinese Meridionale, alimentando l’attività convettiva che a tratti risulta anche intensa. A queste due tipologie di masse d’aria, caldo e umide, d’estrazione tropicale, si aggiunge anche l’aria più fredda e secca, d’origine continentale, che dalla Cina centrale scivola verso sud, scontrandosi con le masse d’aria molto umide, presenti sulla Cina meridionale. Queste masse d’aria fredde e secche, in discesa da Nord e da N-NE, richiamate dalla stessa circolazione depressionaria tropicale durante il “landfall” sulla costa del Vietnam settentrionale, sono risultate determinanti nel spegnere definitivamente i rimasugli di “Haiyan” nel sud della Cina, contribuendo ad inibire i forti moti convettivi e l’annessa attività temporalesca associata. Si è cosi evitato che i rimasugli del terribile super-tifone potessero scaricare precipitazioni di carattere torrenziale anche sulle regioni della Cina meridionale, con il rischio di generare nuovi danni ed un conseguente incremento delle vittime legate ad “Haiyan”.

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