Trentino e’ stato interessato dal passaggio di un fronte freddo, che ha apportato precipitazioni abbondanti, particolarmente intense nella notte il 21 e il 22 novembre. Il limite delle nevicate, inizialmente tra i 1.600 e i 1.800 metri, si e’ progressivamente abbassato, attestandosi nella fase piu’ intensa intorno ai 500 metri circa. Gli apporti di neve fresca sono stati significativi a partire dai 1.200 metri circa, dove si misurano dai 20 ai 30 centimetri, e risultano invece abbondanti oltre i 1.800 metri, con valori cumulati che superano i 60 centimetri. Fino ai 2.000 metri circa, la neve fresca e’ andata a depositarsi direttamente su un terreno non ancora gelato e si prevede pertanto una veloce evoluzione, con piccoli scaricamenti di neve a debole coesione da tutti i pendii piu’ ripidi e un successivo assestamento del manto nevoso. Alle quote piu’ elevate, specie sugli apparati glaciali, la situazione e’ piu’ delicata, con un manto nevoso al suolo che raggiunge valori significativi (oltre i 150 centimetri). Distacchi spontanei, anche di medie dimensioni, saranno possibili da tutti i pendii piu’ ripidi. La nevicata inoltre, specie in quota, e’ stata accompagnata da forte vento ed una attivita’ eolica di forte intensita’, con venti tendenti a ruotare da nord e’ prevista anche per i prossimi giorni. Con la presenza di accumuli eolici in continua formazione, localizzati soprattutto nelle zone di cresta e in canaloni alle quote piu’ elevate, gia’ con un debole sovraccarico (passaggio di un singolo sciatore) sara’ possibile provocare il distacco di valanghe a lastroni.
Tanta neve fresca in Trentino Alto Adige, alto rischio valanghe
