Maltempo, Cortina d’Ampezzo isolata: black out sulle Dolomiti, centri turistici al buio [FOTO]

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cortina04Un Santo Stefano da consegnare agli annali della meteorologia ma per molti versi da dimenticare per Cortina d’Ampezzo, costretta dalla neve, ne sono caduti circa 50 cm., ad uno dei giorni piu’ difficili della sua storia moderna. Dalle quattro di questa mattina il capoluogo dolomitico, come un altra decina di Comuni tra cui Alleghe Falcade, Zoldo Alto, e’ rimasto senza luce a causa del crollo di alcuni alberi schiantati dalla neve sulle linee elettriche in arrivo dall’Austria. La “tempesta di Natale” e’ quindi arrivata con il buio ne’ hanno potuto illuminare la scena i fari delle auto a loro volta bloccate a chilometri dalla meta.
cortina01Chi si trovava gia’ nel centro turistico e’ stato avvolto da un’atmosfera d’altri tempi, senza rumori, ma con molti disagi dovuti alla quasi totale mancanza di generatori elettrici. La corsa all’accaparramento di torce, di pile, legna e di candele alla centrale Coperativa, unico spaccio aperto grazie a un proprio generatore, e’ durata poche ore perche’ i prodotti sono stati presto esauriti. Centinaia coloro che impossibilitati a raggiungere gli alberghi prenotati hanno preferito girare l’auto e tornare a casa. Peggio era andata ad una ventina di turisti bloccati nelle loro otto auto la notte scorsa tra passo Falzarego e Valparola e ‘salvati’ questa mattina dai vigili del fuoco. Sono stati circa un centinaio i tecnici Enel impegnati a ripristinare la rete elettrica, cosi’ come squadre del Corpo Forestale dello Stato sono state chiamate ad affiancare la Protezione Civile per liberare le sedi stradali dagli alberi abbattuti dalmaltempo.
cortina02Nemmeno la ferrovia ha dato tregue a chi si voleva recare in Cadore. La linea Padova-Calalzo e’ interrotta nel tratto compreso tra Belluno e Calalzo dalle 7.50 di questa mattina. La circolazione dei convogli riprendera’ domani quando, come indica il centro Valanghe di Arabba (Belluno)dovrebbe tornare il sole. Proprio le valanghe costituiscono ora la maggiore preoccupazione degli esperti. Da questa mattina il codice pericolo e’ a livello 4 su una scala da 1 a 5. L’abbondante precipitazione nevosa, dai 90 ai 130 cm. nell’Agordino, nel Zoldano e nel Cadore e dai 70 ai 100 cm. nel Comelico rende, con il suo peso, instabili i pendii e favorisce distacchi, anche importanti sino a valle, di valanghe.

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