Alluvione Emilia: dopo il disastro restano rabbia e fango

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Foto aeree Roberto Ferrari 33L’acqua si sta lentamente ritirando dalla Bassa modenese alluvionata dopo il cedimento dell’argine del fiume Secchia, ma rimane uno strato di fango a condannare all’ennesima angosciosa fatica una popolazione gia’ colpita dal terremoto del maggio 2012. Da questo pomeriggio la piazza di Bomporto ha ripreso le sembianze di sempre, ma i segni dell’inondazione restano. Come le cataste di mobili davanti alle porte delle case, o le buche che hanno reso impraticabili molte strade. Una di queste, la Statale 12 che collega Modena alla Bassa verso nord, ha risentito particolarmente dell’esondazione e non e’ ancora dato sapere quando potra’ riaprire. Anche a Bastiglia, il primo paese ad essere colpito dall’alluvione, oggi e’ stato riaperto il municipio ma la normalita’ sembra quanto mai lontana.
Foto aeree Roberto Ferrari 34Vigili del fuoco, Protezione civile e volontari non conoscono pausa nell’aiutare le popolazioni colpite, che come nel 2012 non hanno esitato a rimboccarsi le maniche per uscire dall’incubo. La sensazione di molti, pero’, e’ che la portata del disastro non sia stata ben valutata a livello governativo. “Serve un piano per l’immediata sospensione dei termini degli obblighi tributari e amministrativi e dei contributi previdenziali e assistenziali”. Questo il messaggio condiviso dal presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e dalle associazioni di categoria, al termine di un incontro con l’assessore regionale alle Attivita’ produttive Gian Carlo Muzzarelli, insieme al “sostegno all’intervento del presidente Errani sul governo finalizzato a raggiungere questi obiettivi”. Ma rimane lo sconforto e lo smarrimento di chi ha subito sulla propria pelle due sciagure. “Santo Padre Francesco, ascolti il pianto del mio popolo – ha scritto in una lettera indirizzata al Papa una giovane di Mirandola – nessuno ci da’ attenzione, la mia gente e’ sola ad affrontare questa ennesima sciagura… siamo allo stremo”. Gia’ in 300 concittadini l’hanno sottoscritta, uniti dal dolore e dalla rabbia.

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