Dopo il sopralluogo sulle strade della provincia di Siena severamente colpite dal maltempo, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi “invita i sindaci ad una ferma rivolta contro il patto di stabilità in nome dei cittadini, affermando che non si può morire annegati per Maastricht e neppure franati“. E’ ciò che si apprende stamane dalla homepage della Protezione Civile della Toscana. Rossi, accompagnato dal presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini e dal vicepresidente Alessandro Pinciani, ha poi inoltre esortato i sindaci di Monteroni d’Arbia e di Asciano “a fare prima possibile i lavori di somma urgenza e poi, se non ci sono soldi, a chiedere il conto a Roma, al governo nazionale. Se facciamo bene i conti vediamo che la Regione Toscana è quella che ci ha messo più risorse. Abbiamo anticipato 16 milioni per i danni subiti nel 2013, così come abbiamo anticipato fondi anche nel novembre del 2012. Ora ci vuole un atto di coraggio. Io sono al fianco dei sindaci e se ci saranno problemi mi autodenuncerò“. Per i lavori di somma urgenza, quelli cioè finalizzati all’eliminazione di uno stato di pericolo per la pubblica incolumità a prescindere dalla disponibilita della copertura finanziaria, la legge consente di derogare alle normali procedure nel caso di eventi imprevedibili e imprevisti.