Roma, archeologia: dopo gli allagamenti riapre l’area di Ostia Antica

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Maltempo: Roma, cittadini su tetti caseDomani riapre al pubblico l’Area Archeologica di Ostia Antica, “rimasta chiusa dopo l’eccezionale ondata di maltempo che ha allagato in vari punti il litorale romano”. Lo comunica la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Roma. “La visita e’ consentita nelle aree centro-orientali, corrispondenti alla parte monumentale della citta’ antica; aperto anche il Museo all’interno degli scavi. Restano interdetti i quartieri occidentali, i piu’ distanti dall’ingresso, dove proseguono i lavori di ripristino dei percorsi di visita. La riapertura e’ il frutto di due settimane di lavoro intenso per facilitare il drenaggio naturale, piu’ lento dove il sottosuolo e’ ricco di argille – continua -. Sui terreni che hanno perduto ogni ulteriore capacita’ di assorbimento sono state impiegate pompe idrovore di dimensioni adatte a non smuovere violentemente il terreno: un pompaggio troppo potente, infatti, avrebbe causato danni alle strutture antiche”. “In tutta l’area archeologica la Soprintendenza non ha riscontrato lesioni alle strutture ne’ colate di fango, non essendosi verificata l’esondazione del Tevere. In perfetta salute tutti gli apparati decorativi, sia quelli parietali che quelli a mosaico. Nelle difficolta’ il Teatro di Ostia Antica propone una suggestione speciale. Pochi centimetri d’acqua nell’area dell’orchestra restituiscono una visione consueta in antico, quando due grandi cisterne creavano una piscina per i kolymbetra, gli spettacoli acquatici. Come testimoniato da decorazioni e mosaici gli attori – o tetimimi – si mascheravano da personaggi marini (nereidi, mostri) e effettuavano coreografie nell’acqua. Qualcosa che si puo’ lontanamente paragonare al nuoto sincronizzato. Riapre al pubblico anche la Necropoli di Porto all’Isola Sacra (Fiumicino), visitabile il primo e ultimo giovedi’ di ogni mese”.

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