Salute: troppo zucchero nell’alimentazione dei bambini

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zuccheroIn Italia 9 bambini su 10 gia’ prima dell’anno di eta’ consumano troppo zucchero, come dimostra lo studio Nutrintake, condotto da Gianvincenzo Zuccotti (direttore Clinica Pediatrica L. Sacco di Milano, Universita’ degli Studi di Milano) e realizzato su un campione di oltre 400 bambini italiani dai 6 ai 36 mesi. Il 90% assume piu’ zucchero di quello raccomandato, e gia’ a partire dal 1° anno di vita il consumo e’ ai livelli massimi consentiti. Claudio Maffeis, pediatria all’Universita’ di Verona, spiega: “Forse non tutti sanno che la preferenza per il gusto dolce e’ innata e contribuisce ad influenzare le preferenze alimentari per tutta la vita. Gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano; la nostra dieta ha gia’ a disposizione tanti alimenti naturalmente dolci che aiutano ad assecondare il gusto dei nostri bambini senza forzature e predispongono ad abitudini salutari. Spesso pero’ tendiamo ad addolcire eccessivamente gli alimenti e a preferire cibi ricchi di zuccheri”. Continua Maffeis: “E’ bene ricordare che gli zuccheri sono di due tipi: zuccheri semplici, tipicamente il cucchiaino zucchero_2di saccarosio che aggiungiamo, e zuccheri complessi, prevalentemente amidi; entrambi fanno parte dei carboidrati. Gli zuccheri semplici rilasciano energia immediata mentre quelli complessi danno energia con gradualita’; e’ soprattutto con gli zuccheri semplici, aggiunti agli alimenti, che tendiamo ad eccedere per i nostri bambini”. “Se pensiamo che in natura non esistono carboidrati a rilascio immediato, ci rendiamo conto di quanto possa essere opportuno limitare l’aggiunta di zucchero; anche la frutta, naturalmente dolce, fornisce in realta’ un complesso di zuccheri ‘buoni’ che portano con se’ altre importanti sostanze quali fibre, vitamine, minerali ecc. con un valore nutritivo ben superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto”. Per aiutare le famiglie a ricercare e correggere gli errori nelle loro abitudini alimentari, Claudio Maffeis ha stilato una Top 5 delle ‘dolci debolezze’ piu’ comuni che riscontra quotidianamente nelle mamme italiane. Al 1° posto: – Una ‘dolce’ concessione come premio per un comportamento corretto e’ l’abitudine piu’ comune nelle famiglie italiane, radicata nella nostra ZUCCHERO CUCINA - Copiatradizione educativa. Al 2° posto: – Adattare la dieta del bambino a quella della famiglia, dopo il primo anno di eta’. Si crede infatti che il bambino sia un ‘piccolo adulto’ e non abbia piu’ bisogno di un’alimentazione specifica. In questo e’ importantissimo il ruolo educativo dei pediatri verso la famiglia. Al 3° posto: – Aggiungere lo zucchero come soluzione per accentuare il sapore di alimenti che, secondo il proprio gusto adulto, si pensa non siano apprezzati dal bambino. Spesso i genitori tendono ad aggiungere lo zucchero alla frutta, ad intingere il ciuccio nello zucchero o nel miele per farlo accettare dal piccolo. Con importanti conseguenze sul processo di dentizione, sulla futura insorgenza di carie e sullo sviluppo del gusto. Di seguito le altre ‘dolci debolezze’: Al 4° posto: – Sottovalutare l’impatto della nutrizione sul benessere futuro dei nostri bambini. Una corretta educazione al gusto caratterizzera’ le sue scelte anche da adulto. Al 5° posto: – Leggere poco attentamente le etichette. E’ importante scegliere prodotti specifici per le differenti fasi di crescita del bambino, prestando attenzione che sull’etichetta sia specificata la quantita’ e il tipo di zuccheri presenti; meglio scegliere, ad esempio nel caso degli omogeneizzati, quelli in cui gli zuccheri provengano solo dalla frutta.

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