Spettacolare ciclone extratropicale nel cuore della Siberia, gelo e nevicate sulle coste artiche mentre nel sud siberiano sembra già estate

MeteoWeb
Ecco il profondo vortice depressionario (indicato dalla freccia nera) che nei giorni scorsi si è isolato nel cuore del comparto siberiano occidentale
Ecco il profondo vortice depressionario (indicato dalla freccia nera) che nei giorni scorsi si è isolato nel cuore del comparto siberiano occidentale

Nei giorni scorsi una profonda depressione extratropicale, colma di aria gelida in quota, si è andata ad isolare nel cuore del bassopiano della Siberia occidentale, localizzandosi con un minimo barico sotto i 985 hpa appena ad est degli Urali. Nella giornata di lunedì 7 Aprile 2014 sopra il bassopiano della Siberia occidentale, nell’area a nord delle città di Omsk e Novosibirsk, si è potuto osservare lo sviluppo di questo profondo vortice ciclonico, che si è rapidamente occluso, generando un immenso corpo nuvoloso dalla forma spiraliforme che dal bassopiano della Siberia occidentale si è poi gradualmente spostato in direzione dell’altopiano della Siberia centrale, apportando precipitazioni sparse, a prevalente carattere nevoso lungo gli Urali e le coste artiche siberiane, mentre più ad est si è venuto a realizzare un importante rialzo dei valori termici per l’attivazione di una rimonta d’aria mite pre-frontale. La struttura ciclonica, ben strutturata nella media e alta troposfera, durante la fase di sviluppo e successivo approfondimento, è stata alimentata, lungo il suo margine più occidentale, dal passaggio del ramo principale del “getto polare”, il quale lambendo il vortice depressionario, gli ha impresso una significativa avvezione di vorticità positiva.

SiberiaL’avvezione di vorticità positiva, incentivata dal passaggio del ramo principale del “getto polare”, ha ulteriormente approfondito la depressione siberiana, la quale irrobustendosi ha cominciato ad estendere i propri tentacoli in direzione del bassopiano della Siberia occidentale, appena ad est degli Urali settentrionali, dove è piombata una saccatura, alimentata lungo il bordo più occidentale dall’affondo di aria molto fredda, per non dire gelida in quota, che dal mare di Barents e dalla Novaja Zemlja si tuffata verso la regione settentrionale degli Urali e il settore più settentrionale del bassopiano Siberiano occidentale, determinando nevicate diffuse e un diffuso calo delle temperature, che si sono mantenute su valori ampiamente inferiori ai +0°C.La quota dello “zero termico”, fra la regione degli Urali e il nord del bassopiano della Siberia occidentale, ha subito una drastica diminuzione, attestandosi attorno il piano su tutto il comparto nord-occidentale siberiano.

3315998-Novokuznetsks_siberian_snow_weather_Russia_NovokuznetskLa profonda depressione extratropicale era associata, nei bassi strati, ad un sistema frontale che si è andato rapidamente ad occludersi. Il transito di questo sistema frontale ha dato la stura a delle precipitazioni che sono risultate a prevalente carattere nevoso fino al piano, fra gli Urali settentrionali ed il nord della Siberia occidentale, dove si sono verificati anche dei brevi rovesci di neve. Nel frattempo più ad est, sul bordo orientale della profonda depressione, a causa dell’inasprimento del “gradiente barico orizzontale”, si è attivata una sostenuta ventilazione da S-SO e SO, che ha convogliato aria decisamente più mite, di tipo temperata continentale, che dalle steppe del Kazakistan settentrionali (che iniziano a scaldarsi sotto la crescente insolazione del mese di Aprile) e dalla Siberia sud-occidentale si è spinta in direzione dell’altopiano della Siberia centrale, comportando un significativo aumento termico su buona parte della Siberia centrale.

Rtavn362Gli effetti di questa avvezione calda, attivata dall’affondo verso il bassopiano della Siberia occidentale della vasta circolazione depressionaria, facente capo al vortice polare, si sono percepiti in molte aree della Siberia meridionale, dove ad inizio settimana i termometri, per la prima volta nel 2014, hanno sfondato la soglia dei +21°C, con picchi di ben +25°C nella regione di Altai, dato l’afflusso di masse d’aria piuttosto miti in risalite dalle steppe del Kazakistan occidentale. Su tutti hanno fatto notizie i sorprendenti +28.7°C archiviati dalla stazione di Chemal, nel profondo sud della Siberia, nella regione di Altai. Questo valore ha stabilito un nuovo record assoluto di caldo per il mese di Aprile nelle regioni della Siberia meridionale, dove l’arrivo dell’estate pare sempre più vicino. Tra le giornate di martedì 8 e mercoledì 9 Aprile, la profonda depressione, alimentata dall’aria gelida di matrice artica in discesa dal mar di Barents, ha cominciato ad evolvere verso levante, transitando a nord di un anticiclone dinamico, esteso dal Kazakistan fino alla Mongolia.

Rwavn421Il passaggio del vortice depressionario, a nord di questa area anticiclonica, ha determinato un sensibile inasprimento del “gradiente barico orizzontale” su tutto il comparto siberiano centrale. Le isobare strette e ravvicinate fra di loro hanno messo in evidenza i divari barici fra il Kazakistan centrale, dove  si sono registrati valori barici superiori ai 1020 hpa, e il bassopiano della Siberia occidentale, dove invece, data la vicinanza del profondo minimo depressionario, la pressione è scivolata sotto i 990-980 hpa. Questo fitto “gradiente barico orizzontale” che si è venuto a creare lungo i margini delle differenti figure bariche ha favorito l’attivazione di una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione dai quadranti occidentali, con una componente prevalente da SO e O-SO, che ha interessato la parte più settentrionale della steppa kazaka e la Siberia meridionale, ed in modo particolare la regione di Altai, dove il vento da O-SO e SO ha soffiato con raffiche fino a 50 km/h, in particolare nell’area fra le città siberiane di Omsk e Novosibirsk. Questa area anticiclonica, estesa dal Kazakistan fino alla Mongolia, spostandosi verso levante, in direzione della Siberia centrale e della Mongolia, ha favorito una ulteriore estensione del “lobo siberiano” del vortice polare, in direzione delle coste siberiane, affacciate al mar di Kara e al nord della Siberia centrale, dove da giorni si verificano nevicate che hanno depositato un discreto strato di neve fresca sui vasti boschi di conifere della taiga siberiana centro-occidentale.

Condividi