Gravissima siccità: la California cerca acqua potabile negli oceani

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SICCITA': LAGO DELLA DUCHESSA.FOTO ALESSANDRO DI MEOLa città californiana di Santa Barbara sta valutando la possibilità di riattivare il suo impianto di desalinizzazione, chiuso da oltre vent`anni. La struttura, costruita nel 1992 in occasione dell`ultima grande siccità, era stata disattivata dopo appena tre mesi di utilizzo.
In questo periodo la città sta soffrendo una nuova crisi che, seppur non grave, sta preoccupando gli esperti, riporta il Washington Post.
La natura ciclica delle siccità rende difficile pianificare il budget per queste emergenze. Santa Barbara ha per ora sufficienti riserve d`acqua, e riattivare l`impianto potrebbe costare almeno 20 milioni di dollari: una cifra che non tutti i cittadini sono disposti a spendere. Joshua Heggmark, manager delle risorse idriche, ha dichiarato: “È inevitabile che la desalinizzazione diventi una prassi nella nostra gestione idrica”.
Molti ambientalisti storcono il naso di fronte a questa scelta, valutandola come dannosa per la vita marina. Eppure in California stanno ricorrendo a impianti di desalinizzazione anche San Diego e la contea di Fresno, quest`ultima a scopo agricolo. Paesi come Australia, Singapore, Israele e Arabia Saudita sono da molto tempo sostenitori della desalinizzazione, anche se le leggi americane impongono maggiori restrizioni alla pratica.

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