Misurare l’età delle stelle attraverso ‘un’ecografia’

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Panoramica-del-campo-della-stella-madre-del-famoso-esopianeta-Tau-Boötis-bCome avviene con i bambini, così ora è possibile per le stelle nasciture fare un’ecografia’ per capire da quanto tempo dura la loro ‘gestazione’ e quando ‘nasceranno’: il merito è di una tecnica che sfrutta le onde sismiche prodotte all’interno di una stella, secondo i principi dell’astrosismica, messa a punto da alcuni ricercatori coordinati da Konstanze Zwintz dell’Università di Leuven e Luca Fossati dell’Argelander Institut di Bonn, insieme all’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica)-Osservatorio Astronomico di Brera, come spiega uno studio pubblicato su Science. Le stelle passano la stragrande maggioranza della loro esistenza in una sorta di ‘strada’, il cosiddetto diagramma H-R, attraversato da una fascia, detta sequenza principale, dove si ‘posizionano’ gli astri. Per gli astrofisici è fondamentale non solo riconoscere la posizione di una stella nella sequenza principale, ma anche la sua ‘età’, cioè da quanto tempo l’astro è entrato nella sequenza principale e quanto ancora vi rimarrà. Determinare l’età di una stella è però spesso molto difficile, visto che stelle di età molto diverse popolano la stessa zona del diagramma H-R. Per superare questa incertezza e migliorare il processo di datazione l’aiuto arriva dall’asterosismologia, che studia le proprietà delle stelle misurandone le oscillazioni di superficie. Qui i ricercatori hanno utilizzato un campione di 34 stelle prossime ad ‘accendersi’ o a nascere. ”Queste stelle hanno un’atmosfera che oscilla in modo periodico – spiega Ennio Poretti dell’Inaf – con una frequenza, simile al battito cardiaco. Misurando la frequenza di queste oscillazioni, riusciamo a risalire al ‘battito cardiaco’ e così all’età della stella nascitura, e a quanto tempo manca alla sua nascita”.

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