Salute: troppe calorie, è crisi delle patate sulle tavole americane

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PATATA NOV - CopiaTroppo caloriche e poco pratiche. Le patate, per almeno cinque secoli protagoniste delle tavole americane, vivono ora un periodo di forte crisi. Secondo le stime del dipartimento dell`Agricoltura americano e riportate dal Wall Street Journal, a oggi il consumo annuo di patate è di circa 23 chili a persona, con un calo del 25 per cento rispetto al 1996 quando era al suo apice.
A risentire del crollo è stato in particolare il segmento delle patate fresche – da cucinare al forno o come purè – il cui consumo è sceso a 12 chili a persona nel 2012, con una perdita del 40% rispetto ai 21 chili registrati nel 1970. Ritmi di vita sempre più frenetici hanno spinto gli americani ad allontanare la patata dal piatto. A fatica riescono a trovare 10 minuti per infilare una porzione di patate surgelate nel microonde, figuriamoci a cucinarle secondo le ricette tradizionali che prevedono una lunga preparazione, si legge sul Wall Street Journal.
Ma a influire sull’abbandono del tubero è stato anche l`affermarsi, tra la fine degli anni ’90 e l`inizio 2000, di un regime dietetico sempre più equilibrato, per non parlare della “fobia da carboidrato” propagandata da diete alla moda come la South Beach o la Atkinson. Nonostante abbia visto giorni migliori, non si può però dire che per il mercato delle patate la crisi sia totale. Il settore dalle coltivazioni di tuberi frutta ancora 4 miliardi di dollari all`anno secondo le stime del dipartimento di Agricoltura. E il ricavo sale nei segmenti dei semilavorati: la vendita di patatine fritte e in busta fattura in media 7,5 miliardi di dollari l’anno secondo l`Euromonitor. Per incrementare le vendite diverse compagnie stanno inventando nuove promozioni e gusti particolari, come versioni light e gourmet. Mentre il US Potato Board – una sorta di commissione nazionale delle patate – con base a Denver, sta cercando di modificare l`immagine del tubero, da cibo “spazzatura” a salutare. Il prezzo delle patate fresche, d`altra parte, resta molto volatile e quest`estate è crollato per ragioni non del tutto chiare. Secondo le stime dell`Università dell`Idaho, questo agosto gli agricoltori hanno venduto 45 chili di patate a 3,25 dollari. A maggio il prezzo era di 8 dollari per la stessa qualità. Un business in difficoltà che ha avuto momenti d’oro. Come gli anni ’50, quando il signor McDonald cominciò a vendere patatine come accompagnamento dei suoi hamburger. Dopo 44 anni la multinazionale ha iniziato a proporre super porzioni da 200 grammi con oltre 600 calorie l`una. Porzioni poi ridotte nel 2004 con un aumento dell`attenzione generale verso stili alimentari più salutari. Allo stesso modo anche Burger King ha lanciato sul mercato una linea di patatine fritte per chi tiene alla linea, le Satisfries, con il 40% di grassi e il 30% di calorie in meno rispetto alle “classiche”. All`inizio del 2000 la Frito-Lay, controllata PepsiCo., ha cominciato a sperimentare nuovi gusti per conquistare sempre più clienti. Una strategia vincente che l`ha portata a conquistare il 70% del mercato nazionale.

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