Alluvione Gargano: in poche ore caduta la pioggia di 6 mesi

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san marco in lamis5“Gia’ dal verificarsi delle prime piogge intense il Consorzio per la bonifica della Capitanata si e’ allertato ben conoscendo il regime idraulico del torrente Candelaro, ma la quantita’ di pioggia caduta in poche ore, pari a quella che normalmente si accumula in sei mesi, ha provocato una piena cosi’ importante dai livelli mai raggiunti negli ultimi decenni, che il corso d’acqua non e’ riuscito a contenere”. Lo chiarisce lo stesso consorzio a proposito del maltempo che ha colpito nei giorni scorsi la provincia di Foggia. “Tutti gli affluenti in sinistra Candelaro e lo stesso torrente – aggiunge – sono esondati rompendo gli argini in entrambi i versanti ed in piu’ punti. Gli allagamenti diffusi hanno riguardato una vasta area includendo gli impianti idrovori di Pescorosso e Mezzana Grande, quest’ultimo ancora sommerso. Il territorio e’ stato presidiato dagli uomini del Consorzio per tutto il periodo dell’emergenza e, proprio grazie alla tempestivita’ di alcuni interventi, si sono evitati maggiori danni. L’Ente e’ intervenuto anche oltre i propri limiti di competenza territoriali fornendo al Comune di San Marco in Lamis il proprio supporto in termini di attrezzature per il drenaggio degli scantinati di alcune abitazioni e mezzi per lo ‘spalamento’ delle strade”. Il Consorzio di bonifica spiega di aver operato con “un intervento urgente di ripristino di un’arginatura in destra idraulica del Candelaro per mettere in sicurezza una famiglia residente presso masseria Monaco in agro di San Severo” e di aver “effettuato interventi di espurgo delle paratoie presenti nell’argine destro del Candelaro con un proprio mezzo meccanico e, con i propri operatori, ha provveduto a movimentare le apparecchiature meccaniche presenti nel tronco del Candelaro che corre da Pescorosso a Ciccalento in agro di Rignano Garganico”. Gli impianti idrovori consortili di Ciccalento in agro di Rignano Garganico e quelli di Cervaro, Candelaro, Siponto e Contessa in agro di Manfredonia hanno funzionato assiduamente dal 2 al 7 settembre e, ininterrottamente, nella giornata del 5 settembre. Il presidente del Consorzio, Pietro Salcuni, precisa che l’Ente “ha attivato nell’immediatezza degli eventi un gruppo di lavoro per il monitoraggio del territorio con il personale tecnico in reperibilita’ ed il servizio ispettivo”. Inoltre “gia’ dal giorno dopo il violento evento alluvionale sta procedendo alla ricognizione dei danni, lavorando gomito a gomito con le altre Istituzioni preposte per gli interventi piu’ urgenti di messa in sicurezza del territorio”. Il direttore generale del Consorzio Francesco Santoro ritiene “che i lavori di priorita’ assoluta, in previsione di altri eventi meteorologici e dell’imminente inizio della stagione autunno invernale, sono il recupero dei corsi d’acqua in molti casi colmi di materiali alluvionali che proprio a causa della forte pioggia sono stati erosi dai pendii ed hanno intasato pericolosamente gli alvei pregiudicandone l’officiosita’ idraulica e limitandone fortemente la capacita’ di smaltire piene anche inferiori a quelle verificatesi nei giorni scorsi”.

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