Deserto della Namibia o altipiani delle Ande? Forse meglio il complesso dell’Osservatorio astronomico del Leoncito in Argentina? La scelta del sito che ospitera’ la porzione a sud dell’equatore del Cherenkov Telescope Array (CTA), una batteria di telescopi destinati a studiare le sorgenti di radiazione gamma provenienti dall’universo che, una volta realizzato, sara’ il piu’ potente e sensibile osservatorio per i raggi gamma mai costruito, non e’ stata ancora presa. Di certo pero’ c’e’ che il prototipo del gruppo di telescopi di piccola taglia che comporranno questa fantastica rete di strumenti per indagare i piu’ violenti fenomeni che avvengono nello spazio e’ italiano, ed e’ stato inaugurato sulla stazione osservativa di Serra La Nave sull’Etna, gestita dall’Osservatorio Astrofisico di Catania dell’Inaf, come rivela il notiziario online Media Inaf. Lo strumento si chiama SST (Small Size Telescope) ed e’ stato realizzato nell’ambito di ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana), il ”Progetto Bandiera” finanziato dal Miur e condotto dall’Inaf. Il telescopio oggetto del progetto a valle della sperimentazione, verra’ proposto quale componente del progetto internazionale CTA (Cerenkov Telescope Array). Sara’ il primo osservatorio che osservera’ i raggi gamma ad alta energia tramite la tecnica Cherenkov da terra. Sara’ formato nel suo sito sud da circa 100 telescopi, alcuni dotati di specchio principale grande ben 27 metri di diametro che saranno collocati al centro dell’array, una serie di altri (tra 20 e 25) di medie dimensioni (12 metri di diametro) e poi i tanti (circa 70) piccoli telescopi di 4 metri di diametro. Quest’ultimo e’ proprio il settore in cui Inaf vuole partecipare con la produzione di meta’ o piu’ di questi piccoli telescopi. Il prototipo di ASTRI e’ proprio il capofila di questi telescopi che saranno distribuiti su un’area di 10 km quadrati. Presente alla cerimonia il presidente dell’Inaf, Giovanni Bignami, oltre al responsabile del progetto ASTRI, Giovanni Pareschi e alla direttrice dell’Inaf-Osservatorio di Catania, Grazia Umana. A rappresentare le numerose imprese, la maggior parte italiane, l’amministratore delegato della EIE – Group, Giampietro Marchiori. ”E’ il piu’ telescopio ottico presente sul nostro telescopio – ha ricordato Giovanni Bignami – un gioiello della tecnologia che dara’ molti frutti nella scienza. Un successo: SST e’ stato costruito in tempi rapidi nonostante l’altissima innovazione che lo contraddistingue. Un segno delle grandi capacita’ della nostra industria e dei nostri astrofisici”.