Ebola: Liberia, servizi sanitari a rischio a causa dell’epidemia

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Liberia EbolaL’epidemia di Ebola in Liberia ha gravemente danneggiato i servizi sanitari per i bambini, costringendo molte scuole a chiudere e lasciando migliaia di bambini senza genitori. E’ quanto denuncia il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), secondo cui tale situazione ha comportato un aumento del rischio di mortalita’ infantile per malattie prevenibili come il morbillo. “Negli ultimi dieci anni la Liberia si e’ trasformata da un paese impantanato in un conflitto devastante in un paese che puo’ vantare il piu’ alto tasso di declino della mortalita’ infantile in Africa”, ha dichiarato Sheldon Yett, rappresentante dell’Unicef in Liberia, secondo quanto si legge in un comunicato. “Ora l’Ebola rischia di spazzare via tutti i progressi compiuti”, ha ammonito. A seguito dell’epidemia quasi tutte le strutture sanitarie in Liberia sono chiuse o restano solo parzialmente funzionanti. I bambini non ricevono piu’ le vaccinazioni per la prevenzione e il trattamento delle malattie infantili comuni – tra cui la malaria, la polmonite, la diarrea e la malnutrizione acuta grave – che rappresentano la maggior parte dei decessi nei bambini sotto i cinque anni di eta’. Ad oggi l’Unicef, con il sostegno della Banca mondiale, ha distribuito quasi 248 tonnellate di forniture che includono materiali per la protezione individuale, kit per l’igiene, cloro, teli di plastica, sali per la reidratazione orale e per il trattamento della diarrea e altre forniture sanitarie di emergenza. La scorsa settimana l’agenzia Onu, collaborazione con i partner liberiani, ha distribuito 9 mila kit igienici a 45 mila persone a West Point, una comunita’ povera e densamente popolata di Monrovia, pesantemente danneggiata dall’epidemia di Ebola e soggetta ad elevati tassi di malattie diarroiche acute. L’Unicef sta inoltre fornendo acqua e servizi igienico-sanitari ai centri di trattamento nelle citta’ e nei villaggi. “La Liberia e’ uno dei paesi con il numero pro capite piu’ basso di operatori sanitari. Tuttavia, circa il 15 per cento di coloro che hanno contratto la malattia sono operatori sanitari, una perdita devastante per il paese, i bambini e le famiglie che essi servono”, ha detto Yett.L’Unicef sta anche mettendo a disposizione specialisti di salute mentale per il sostegno psico-sociale a tutte le vittime di Ebola e alle loro famiglie. L’agenzia sta inoltre lavorando con le autorita’ liberiane e gli altri partner per garantire che i bambini possano continuare la loro istruzione formale, pur non frequentando fisicamente le scuole.

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