Maltempo, alluvione nel Gargano: il Governo in contatto con la Puglia

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gargano01“Siamo in contatto con i rappresentanti delle istituzioni pugliesi, ed e’ gia’ iniziato con la Regione e con il presidente Vendola, anche nella sua veste di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico, il lavoro di verifica delle cause e delle opere urgenti da realizzare. La nuova emergenza nel Foggiano e il dolore per le vittime, per le sofferenze e i molti danni indica la necessita’ di fare in fretta e recuperare e investire subito ingenti risorse in prevenzione: e’ questo l’approccio del Governo Renzi”. Questo l’impegno che Erasmo Da Angelis, coordinatore della Struttura di missione del Governo contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, che da Palazzo Chigi segue l’evolversi delle pesanti conseguenze causate dalla ondata di maltempo che nelle ultime 48 ore ha colpito la provincia di Foggia causando vittime e notevoli danni. “Lavoreremo insieme alla Regione Puglia, sapendo anche che e’ la prima in Italia per impegno dei fondi regionali per il dissesto idrogeologico considerati giustamente prioritari e fuori dai vincoli del patto di stabilita’ – aggiunge – ed e’ fra le prime per capacita’ di spesa dei fondi erogati per opere di difesa contro frane e alluvioni, con l’80% degli interventi programmati nel 2009 insieme allo Stato che sono o conclusi o che vedranno aprire i cantieri entro la anno in corso, per circa 175 milioni di euro. Quanto sta accadendo rende pero’ chiaro il quadro generale di esposizione al rischio del territorio”. De Angelis afferma che “per la prima volta dopo decenni, la difesa dalle alluvioni e il contrasto al dissesto idrogeologico in Italia e’ una opera pubblica prioritaria. Il dissesto, infatti, non solo uccide e devasta territori ma aumenta il debito pubblico. Solo negli ultimi 7 mesi i nubifragi e gli allagamenti hanno causato vittime e sfollati e prodotto 3,4 miliardi di danni e devastazioni. Di fronte alla 81,9% dei Comuni (6.633) a rischio alluvioni e frane, l’Italia smette di piangere lacrime di coccodrillo e di rinviare opere di protezione e prevenzione – conclude – e il decreto Sblocca Italia creera’ le condizioni strutturali e finanziarie per voltare pagina”.

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