Il nubifragio del 5 novembre 2014 ha originato una piena nel Fiume Carrione che attraversa la città di Carrara nella bassa pianura alluvionale dove è stato arginato per evitare esondazioni in quanto il livello dell’acqua (durante le piene) si trova al di sopra della superficie del suolo urbanizzata.
Un tratto di argine in destra orografica ha ceduto causando una disastrosa esondazione in destra orografica.
Tale tratto arginale era stato ricostruito alcuni anni fa.
Ha destato scalpore il ritrovamento di giunti tecnici nel muro di calcestruzzo crollato costituiti da lastre di polistirolo.
In particolare si nota che l’inizio del crollo del muro di calcestruzzo si trova in corrispondenza del primo giunto provenendo dal viadotto.
Le cause del disastro saranno accertate dai periti incaricati dalla Magistratura, ovviamente.
In questo articolo si fanno notare alcune singolari circostanze che erano ben visibili anche prima dell’alluvione, come si riscontra dalle foto di Street view in Google Earth e di Tutto Città.
I giunti di polistirolo che caratterizzano la parte sommitale del muro sono ben evidenti anche sulle immagini di Street view.
Questi giunti rappresentano discontinuità progettate della struttura della parte superiore del muro.
Il cedimento del muro, in base ai dati fino ad ora emersi, sembra da attribuire alla non adeguata struttura del nuovo muro: per una non adeguata strutturazione della sua fondazione oppure per il suo cedimento sotto la spinta dell’acqua nel tratto in cui l’argine è curvato verso sud.