Il daikon, che in giapponese significa letteralmente “grossa radice” è un ravanello bianco gigante originario dell’Asia Orientale. Consistenza carnosa, sapore piccante, ha una forma che ricorda molto quella della carota, nonostante le sue dimensioni siano ben maggiori (è lungo dai 20 ai 35 cm ed ha un diametro che può variare fino ai 10 cm). Ricco di minerali (calcio, potassio, ferro, magnesio e fosforo), contiene vitamine del gruppo B e soprattutto vitamina C (100 gr. di ravanello bianco gigante forniscono circa il 34% della dose giornaliera consigliata di tale vitamina e solo 22 calorie).
Proprio la vitamina C è un potente antiossidante, agisce contro la formazione dei radicali liberi e rinforza il sistema immunitario. Il daikon contiene 2 molecole detossinanti: il sulforano e l’indolo 3 carbinolo che agiscono, rispettivamente, contro i batteri del tratto gastrico e del colon, svolgendo un’azione antibiotica e antigonfiore, e migliorando il metabolismo degli estrogeni, prevenendo i tumori ormono-dipendenti. La grossa radice ha proprietà disintossicante e diuretica, facilita la digestione, è utile per chi soffre di ritenzione idrica, cellulite e ristagni; oltre ad essere privo di grassi e di colesterolo.
Molto diffuso nella medicina popolare asiatica, contiene enzimi che aiutano a metabolizzare meglio i carboidrati complessi, i grassi e le proteine, rendendoli più facilmente digeribili ed assimilabili; ha proprietà antinfiammatorie, per cui è particolarmente consigliato a chi soffre di artrite; ha effetti benefici su tutto il sistema respiratorio, sciogliendo il muco e il catarro, contrastando l’asma, l’influenza e la bronchite. Alimento cardine per le popolazioni del Giappone, della Cina e della Corea, attualmente coltivato in Italia nelle zone di Latina e nel Veronese, dove si sono trovate le giuste condizioni climatiche e del terreno; si presta bene alla preparazione di zuppe, minestre, stufati, ma è ottimo anche crudo, grattugiato nelle insalate. Cotto viene usato per preparare la minestra di riso e, in alcune regioni del Giappone, è un ingrediente immancabile nello stufato con polipi e calamari ed è diffusa l’usanza di conservarlo sottaceto. In macrobiotica se ne fa un largo utilizzo, soprattutto essiccato. In tal caso va messo a bagno, strizzato ed utilizzato per i diversi piatti.