Al terzo giorno dall’alluvione a Carrara l’acqua si ritira. I canali sono rientrati nell’alveo e hanno raggiunto livelli di sicurezza con l’acqua quasi alla normalita’. Il mare riceve e gli impianti idrovori del Consorzio e dell’Unione dei comuni continuano a drenare i terreni imbevuti d’acqua. Passata l’emergenza i tecnici del Consorzio di bonifica Toscana nord sono sul territorio per verificare lo stato dei corsi d’acqua, fare la conta dei danni e pianificare gli interventi piu’ urgenti. Il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi, ha intanto incontrato a Firenze Erasmo D’Angelis, capo dell’unita’ di missione contro il dissesto idrogeologico del Governo, per richiedere i finanziamenti necessari per agire nell’emergenza di Carrara e ripristinare il reticolo idraulico colpito dall’alluvione. “Abbiamo fatto presente la situazione dei corsi d’acqua di Massa e Carrara e spiegata la necessita’ di intervenire, oltre che con la manutenzione ordinaria, anche in modo deciso e organizzato per liberare i corsi d’acqua principali e poi tutto il reticolo minore dai detriti accumulati nel corso degli anni che hanno portato a limitare di fatto la funzionalita’ – ha detto Ridolfi – D’accordo con D’Angelis presenteremo il piano dettagliato degli interventi da effettuare al Governo”. Il vicepresidente del Consorzio di Bonifica Toscana nord, Enrico Bertelli e l’ingegnere Massimo Lucchesi, questa mattina hanno fatto una ricognizione con il Sindaco di Massa Alessandro Volpi sul Ricortola e alla foce del Frigido. “Una ditta incaricata dal Consorzio si occupera’ dei lavori di ricavatura sul torrente Ricortola – spiega Lucchesi – Il fondo del canale e’ molto alto a causa dei detriti e questo intervento consentira’ di abbassare l’alveo del canale che in seguito portera’ una quantita’ maggiore di acqua” Il Ricortola, come molti altri canali e’ andato in piena nella notte dell’alluvione, sfiorando gli argini e superandoli in un breve tratto. “Il lavoro di rimozione e’ invece molto importante e delicato alla foce del Frigido – spiega il vicepresidente del Consorzio Enrico Bertelli – insieme ai nostri tecnici dobbiamo valutare in modo preciso il tipo di intervento piu’ indicato in una situazione come questa”.