Maltempo a Roma: esonda l’Almone, danni e disagi in tutta la città ma da domani migliora

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almone roma (2)“Secondo il bollettino della Regione Lazio la criticita’ idrogeologica e idraulica sulla citta’ di Roma passera’, dalla mezzanotte di oggi, da un livello moderato-arancione ad un livello ordinario-giallo. La situazione, dunque e’ in netto miglioramento. Da domani mattina alle 9 verra’ sciolto il Coc, centro operativo comunale, e contestualmente le unita’ di crisi locale dei Municipi”. Lo rende noto la Protezione civile di Roma Capitale. “Dall’inizio dell’emergenza ad ora- spiega- la sala operativa della Protezione civile di Roma Capitale ha ricevuto piu’ di 3.500 chiamate e ha gestito quasi 500 interventi. Di questi circa 400 per allagamenti diffusi in varie parti della citta’, con particolare riferimento al quadrante est. Sono stati, inoltre, effettuati circa un centinaio di interventi per la messa in sicurezza o la rimozione di alberature comunali.

almone roma (1)A causa dell’eccessiva pioggia si e’ spezzato il leccio dell’Alberone su via Appia. Sono prontamente intervenute le squadre del Servizio giardini e della Polizia locale che hanno rimosso i rami e il tronco, onde evitare ulteriori rischi. Roma Capitale si e’ gia’ impegnata per la piantumazione di un nuovo leccio che da’ il nome all’intero quartiere dell’Alberone”.  “La mobilita’ cittadina al momento e’ nella norma ed e’ monitorata. Rimangono criticita’ su via Trionfale e via Retusa (La Rustica) a causa di voragini. Esclusi momenti di difficolta’, che hanno causato traffico o la chiusura di alcune stazioni metro, la viabilita’ e’ stata sempre sotto controllo. In corso di risoluzione la situazione del reticolo idrografico secondario, ovvero degli allagamenti causati dalle ostruzioni di alcuni fossi che, di conseguenza, sono fuoriusciti dagli argini in alcuni punti: fosso del Giardino dell’Incastro (adiacente via Spadola e via Casale Paoloni), fosso adiacente a via Longoni, con il coinvolgimento di via Collatina e il fosso adiacente a via Rina Monti. Rientrata, invece, la situazione di via Appia Antica dove il fosso dell’Almone ha creato allagamenti provocando la chiusura di un chilometro di strada per meta’ della giornata”.

roma pioggia 01“Nella sala di Porta Metronia hanno lavorato incessantemente rappresentanti di tutti i settori coinvolti dall’allerta meteo- continua la nota- sia di Roma Capitale che delle aziende dei pubblici servizi. Operative le squadre del dipartimento Tutela ambientale-Protezione civile, del dipartimento Simu e tutte le associazioni di volontariato, cosi’ come i presidi territoriali nelle zone maggiormente esposte al rischio allagamenti (Piana del Sole, Prima Porta, Ostia-Infernetto/Bagnolo, Settebagni, via Tiburtina-via Scorticabove, Corcolle e via Scartazzini), con il compito di tenere la situazione sotto controllo e intervenire in caso di emergenza”. “In campo un totale di 800 persone e piu’ di 50 associazioni di volontariato- conclude il comunicato della Protezione civile- 25 squadre composte dalla direzione Protezione civile e dal Servizio giardini, 70 idrovore attive”. Disagi, durante la giornata, ci sono stati anche lungo la Panoramica, che e’ stata chiusa. Inoltre, una voragine si e’ aperta anche in via della Pace, nei pressi di piazza Navona.

Mario TozziIL GEOLOGO TOZZI: “L’ESONDAZIONE DELL’ALMONE ERA PREVEDIBILE” – “L’esondazione dell’Almone era ampiamente prevedibile, come il Parco aveva piu’ volte messo in luce”, dichiara Mario Tozzi, geologo e commissario straordinario del Parco Regionale dell’Appia Antica, parlando del fiume straripato stamani a Roma. “Dal punto di visto umano ci dispiace per chi ha subito danni, come e’ successo nel terreno di una ex concessionaria automobilistica – aggiunge in una nota dell’Ente Parco -. Ricordiamo pero’ che non si tratta di un’azienda agricola ma di una occupante senza titolo, in un terreno espropriato gia’ nel 2007”. “Il problema dell’Almone – dice Tozzi – va affrontato in maniera organica e strutturale. Non si possono continuare ad immaginare interventi tampone. Va rinaturalizzato l’intero corso che non e’ piu’ in grado di sostenere questo regime di acque in un territorio cosi’ compromesso”. “In particolare va recuperato il corso storico, in gran parte alterato dall’urbanizzazione e dall’abusivismo con i conseguenti interventi impropri sui fossi (per lo piu’ tombamenti), assicurando aree protette di esondazione o soluzioni idrauliche alternative”. “Ricordiamo che le competenze sulla gestione dei corsi d’acqua sono frammentate e vanno dai frontisti, cioe’ i privati che vi si affacciano, ai Comuni, alle Province e alle Regioni – dice ancora il geologo -. Ognuno deve fare la propria parte e nel caso specifico l’Almone deve essere ricondotto alla dignita’ di fiume e gestito come tale. Non e’ la prima volta che un disastro del genere accade. Sull’Appia Antica siamo nel segmento terminale del bacino idrografico, l’esondazione e’ stata quindi piu’ evidente”. “La Regione Lazio – conclude Tozzi – ha recentemente assunto come priorita’ il risanamento del bacino dell’Almone. Proprio in questa settimane si stava lavorando per il reperimento di risorse economiche e per l’individuazione dei percorsi normativi. L’Ente Parco, come ha gia’ fatto piu’ volte nel corso dell’ultimo anno, proseguira’ il suo lavoro di stimolo presso tutte le amministrazioni competenti per far si’ che gli interventi promessi siano realizzati nel minor tempo possibile”.

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