Nuova ondata di maltempo sugli USA: attese piogge, nevicate e venti intensi, ma il grosso del freddo si confinerà sul Canada

MeteoWeb

Wintry Weather Bills FootballDopo le forti nevicate da “lake effect” che la scorsa settimana hanno colpito l’area di Buffalo, con accumuli di neve davvero impressionanti, che hanno superato i 100 cm di spessore in meno di 24 ore, una nuova ondata di maltempo si prepara ad interessare il nord degli States, apportando piogge, rovesci e nuove nevicate. La graduale avanzata dal Middle-West di una profonda depressione extratropicale, con un minimo al suolo sceso fin sui 985 hpa e un associato sistema frontale a carattere freddo, che si dirige verso la regione dei Grandi Laghi, è all’origine del significativo peggioramento che in queste ore sta coinvolgendo buona parte degli USA centro-settentrionali. Il fronte caldo, che precede la parte più avanzata della vasta circolazione depressionaria, è già giunto in prossimità dei Grandi Laghi, dove sta dando la stura a piogge diffuse e a locali rovesci, ormai estesi a tutto il Middle-East, accompagnati da una mite e umida ventilazione dai quadranti meridionali. Ma più ad ovest agisce un esteso fronte freddo, che dal Wisconsin si allunga fino all’Oklahoma e al nord del Texas, seguito da masse d’aria piuttosto fredde, d’origine polare continentale, che dal Canada centro-occidentale si fiondano verso il Montana, il North Dakota e il South Dakota, tramite l’inserimento di una intensa ventilazione da O-NO e NO, che ha toccato picchi di oltre 60-70 km/h, localmente anche più, fra North Dakota, South Dakota e Nebraska settentrionale.

10516881_10204630121626572_2624731063047904330_nUna parte di quest’aria molto fredda, d’estrazione canadese, nel corso delle prossime 24 ore, scivolando lungo il bordo più occidentale della vasta depressione extratropicale in approfondimento e successivo spostamento verso i Grandi Laghi, riuscirà a versarsi fino agli stati centrali, fra Kansas, Missouri, Arkansas, Oklahoma e nord del Texas, sotto forma di una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da NO, con raffiche oltre i 60 km/h. Specie fra Kansas, Oklahoma e nord del Texas, dove i venti da N-NO e NO potranno superare la soglia d’attenzione, a causa del fitto “gradiente barico orizzontale” presente sul margine più occidentale della depressione, ulteriormente inasprito dalla presenza di un promontorio anticiclonico dinamico sui 1030 hpa lungo la West Coast. La coda del fronte freddo, inoltre, scivolando verso gli Stati Uniti meridionali, potrebbe dare luogo anche a deboli nevicate fra il Colorado orientale e il New Mexico nord-orientale, per il “forcing” orografico esercitato dagli imponenti rilievi di questi stati nei confronti della fredda ventilazione settentrionale. Le temperature subiranno una decisa diminuzione, anche sugli USA centrali, e da domani pure su parte di quelli più meridionali, come il Texas, l’Oklahoma, l’Arkansas, il nord della Louisiana e del Mississippi.

Rnamavn362Nel frattempo, dalla prossima serata, con l’ulteriore spostamento verso nord-est della profonda depressione, l’avvezione fredda che fa seguito al sistema frontale, con isoterme di -9°C -10°C a 850 hpa, interesserà più direttamente il Minnesota, il Wisconsin e lo stato del Michigan, dove si potranno verificare delle nevicate sparse, che potrebbero risultare un po’ più significative lungo le coste occidentali del Michigan che si affacciano sull’omonimo lago, dove si potrebbe attivare un modesto “lake effect” per l’avvento di una fredda ventilazione da Ovest e O-NO. Ma il grosso del freddo, stavolta, rimarrà confinato sul Canada centro-orientale, fra Manitoba, Ontario e Québec, dove si verificheranno nuove nevicate, mentre i termometri scivoleranno anche sotto i -25°C -30°C. Nel corso della giornata di domani questa profonda depressione colma di aria gelida in quota, spostandosi verso il Quèbec e la penisola del Labrador, dopo essersi ben approfondita, continuerà a mantenere attiva una profonda circolazione ciclonica, con un minimo barico al suolo che scenderà al di sotto dei 975 hpa al suolo e un avvezione di vorticità positiva che presenterà dei massimi proprio sopra l’Ontario orientale e il Quèbec, grazie alla costante alimentazione fornita dal passaggio di un ramo discendente del “getto polare”.

2xus_sfIl fittissimo “gradiente barico orizzontale” prodotto da questo profondo vortice ciclonico artico (altro non è che un pezzo del vortice polare troposferico) attiverà venti molto forti da SO che dalle prossime 24 ore spazzeranno il Quèbec e le coste di Terranova fino alla penisola del Labrador, con raffiche che supereranno la soglia dei 70-80 km/h, ma con picchi oltre i 90 km/h. Ma vere e proprie tempeste di vento, da SO, con raffiche che supereranno pure i 100 km/h, fra domani e mercoledì si origineranno sul mare del Labrador, lungo il bordo meridionale di questa profonda depressione fredda, che si spingerà fino al settore più meridionale dello Stretto di Davis. Da metà settimana parte dell’aria fredda che ha interessato gli USA centro-settentrionali sarà costretta a risalire nuovamente verso nord-est, ripiegando fra l’Ontario, la baia di Hudson e il Quèbec, con intensi venti da SO e S-SO. Difatti, fra giovedì e venerdì, buona parte della massa d’aria fredda, d’estrazione artica, scivolata sopra gli States tenderà ad essere scalzato sul Canada orientale, mentre negli USA si assistere ad un considerevole rinforzo delle “Westerlies” che spingeranno masse d’aria più miti dal Pacifico.

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