Il permafrost della Siberia si sta scongelando e dallo strato di ghiaccio fuoriesce metano. E’ quanto sostiene un gruppo di ricercatori, che hanno scoperto che il fondo marino al largo della penisola di Yamal Occidentale rilascia gas. La scoperta, pubblicata sul Journal of Geophysical Research, dimostra quindi che il tappo del permafrost, che trattiene grandi quantita’ di gas, sarebbe dunque piu’ piccolo di quanto immaginato. Secondo gli scienziati, questo gas viene rilasciato in un’area di almeno 7500 metri quadrati, con eruzioni che si estendono nell’acqua fino a 25 metri. Fino ad oggi si credeva che il permafrost nel mare di Kara si estendesse per una profondita’ fino a 100 metri, creando cosi’ un sigillo che il gas non puo’ oltrepassare. Ma secondo Portnov e i suoi colleghi lo strato di ghiaccio perde gas a profondita’ molto piu’ superficiali, gia’ a 20 e 50 metri sotto il livello delle acque. I ricercatori lanciano anche l’allarme sulle conseguenze del riscaldamento globale: secondo i loro calcoli, se la temperatura sul fondo e’ di 0,5 lo spesso strato di ghiaccio dovrebbe impiegare 9000 anni per disgelarsi. Ma se questa temperatura aumenta, il processo potrebbe essere molto piu’ veloce: “il riscaldamento del clima – ha detto Alexey Portnov dell’Arctic University of Norway, tra gli autori della ricerca – potrebbe portare al rilascio di gas esplosivo dalle zone poche profonde”.
Siberia: il permafrost si scioglie e fuoriesce metano
