Coppie nate online: la scienza dice che durano di più di quelle “tradizionali”

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La nuova frontiera dell’amore: non più chiacchere e drink, ma chat e scambio di foto. I ricercatori affermano: le storie online hanno più prospettive di un futuro idilliaco

C’era una volta il primo appuntamento, i fiori che il Lui regala alla Lei prima di andare a cena, le poche chiacchere immerse nell’imbarazzo  più totale di ritrovarsi a tu per tu con l’altro/a , per la prima volta. C’era. Nell’epoca digitale invece tutto è cambiato, purtroppo (o forse no?). Ci si presenta non più con “ciao piacere mi chiamo…” ma con la “foto del profilo”, che deve essere capace di comunicare qualcosa che vogliamo dire di noi stessi ma che non possiamo esprimere perché siamo dietro un pc. Una foto, e ci si gioca tutto. Mi richiede l’amicizia, non mi aggiunge, mi manda un poke? Diventerà mio Follower? Sono questi i nuovi approcci amorosi dell’era 2.0

Sempre più persone stanno sperimentando il computer come strumento di contatto relazionale, insomma una sorta di “pub”, piazza virtuale, dove sedersi sì ma non davanti ad un’aperitivo per fare due chiacchere ma davanti al proprio schermo per digitare due battute. Ed è fatto, è amore! Le coppie che nascono su internet sono sempre più numerose. Fino a pochi anni fa c’era molto scetticismo al riguardo: poche chat, non molto conosciute e poco affidabili dove purtroppo, mitomani in cerca di un po’ di visibilità o sociopatici in cerca di uno sfogo al loro malessere si collegavano per cercare compagnia virtuale. Ma gli esperti dei media, c’avevano visto bene: perché non sfruttare la chat ed internet come strumento per aiutare magari i più impacciati ed insicuri a lasciarsi andare senza più quell’inibizione che nasce occhi negli occhi davanti ad una persona e che spesso impedisce anche la salivazione, figurarsi costruire un dialogo di senso compiuto.

E così, sono iniziati a proliferare i siti di incontri. Vere e proprie piazze virtuali, su cui registrarsi con tanto di nome e cognome, nick identificativo e tutta una serie di dati personali necessari a rendere i contatti affidabili, e che dietro quella foto così interessante non si nasconda un maniaco ( non che oggi non possa comunque capitare, basta inventarsi nome  e cognome in fase di registrazione, dunque attenzione!). Ma la questione che preme risolvere è capire quanto durano le coppie nate online? Hanno un futuro più roseo di quelle che nascono alla vecchia maniera? E da cosa dipende la loro longevità?

Secondo uno studio dell’Università di Chicago, le coppie nate su Internet sono persino più solide e felici di quelle i cui partner si sono conosciuti offline. I ricercatori hanno esaminato i racconti di 19.000 persone sposate tra il 2005 e il 2012, cui è stato chiesto di parlare della propria esperienza di coppia e di esprimere un giudizio sulla qualità del rapporto. È emerso che chi ha incontrato la propria metà su Internet si sente più coinvolto nei suoi confronti, anche se sono passati ormai anni e soprattutto hanno dichiarato di aver costruito una complicità nel dialogo unica e solida.  Le statistiche americane forniscono qualche dato rilevante in merito: i matrimoni nati da contatti in Rete (che negli Usa rappresentano oltre un terzo delle unioni ufficiali) durano di più. Fallisce solo il  6% dei casi, contro il 7,6 dei fallimenti che si contano nelle relazioni tradizionali offline. Ma perché questo dato? I ricercatori lo giustificano perché in rete, dato che non c’è subito la possibilità di entrare in contatto fisico con la persona “prescelta”, per forza di cose si finisce nel l’istaurare una buona qualità di dialogo sin dall’inizio. La Rete dà modo di conoscersi in maniera approfondita prima di incontrarsi di persona. Il fine della ricerca seppur nobile è però puramente indicativo e relativo; la costruzione di un buon dialogo di coppia e di un’ottimo equilibrio più longevo dipende da una pluralità di fattori soggetti ed oggettivi che si sviluppano all’interno di una coppia. Sicuramente si deve ammettere che internet dà una sorta di mano iniziale a rompere quel muro di imbarazzo che c’è nell’intavolare un dialoghi con una persona sconosciuta e per giunta che attrae fisicamente. Attraverso le chat, le persone perdendo in parte il senso dell’inibizione tendono ad essere più se stessi e dunque tranquilli di esprimersi in modo spontaneo e meno impacciato. Questo sicuramente è positivo per quanto riguarda la possibilità di essere più sicuro di ciò che scriviamo , ma non assicura di certo che si è di fronte all’amore della propria vita e che sarà la storia del secolo. Inoltre, ricordare sempre che la rete è piena d insidie, dunque se si pensa di accettare un appuntamento al buio sarebbe sempre opportuno farsi accompagnare da qualcuno di fidato inizialmente, come un’amica e perché no, magari organizzando un’uscita a  4 al buio.

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