Allerta neve, rischi sulle strade: “in Italia manca la cultura dell’uso delle catene”

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MALTEMPO:NUBIFRAGIO A ROMA,NEVE E AUTO BLOCCATE AI CASTELLI“In Italia manca la cultura dell’uso delle catene da neve”. Lo dice a Labitalia Giovanni Maggi, amministratore delegato della Maggi group, società produttrice di catene da neve, associata ad Assocatene. “Gli italiani -spiega- acquistano le catene solo per evitare le multe, nel caso l’uso diventi obbligatorio, e non certo per una questione di sicurezza”. “Se è vero, infatti, che al Centro-Nord -ammette- le catene sono quasi sempre usate, non è così nel resto dell’Italia. Il volume delle vendite, negli ultimi anni, è calato sia per la crisi, sia per l’assenza di forti nevicate”. “All’estero la situazione è totalmente diversa -continua Giovanni Maggi- e non a caso, con le altre due associate Assocatene, il 70% del nostro fatturato proviene dall’export che interessa ben 75 Paesi stranieri”. “Nel momento in cui -sottolinea- un’ordinanza prescrive l’obbligatorietà delle catene da neve l’italiano le acquista. Sul mercato ci sono quelle economiche e facili da montare senza sporcarsi le mani”. “E’ il caso della linea Trak -ricorda- che propone catene universali nel senso che sono adatte a diversi modelli di vettura in un gruppo definito di misure di pneumatici”. “Anche perché se ben conservate -dice Giovanni Maggi- le catene possono durare anni. Stiamo parlando di un prodotto qualitativamente importante”.

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