Spazio: l’Italia in gara per il coordinamento del super-radiotelescopio Ska

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L’Italia è tra i promotori del progetto Ska, che prevede la costruzione di migliaia di antenne e milioni di ricevitori radio distribuiti su una superficie vastissima

Square Kilometer Array VisualisationL’Italia e’ in gara con la Gran Bretagna per ospitare il quartier generale del radiotelescopio piu’ grande del mondo, lo Square Kilometer Array (Ska). Ospitare il quartier generale, che l’Italia propone a Padova mentre la Gran Bretagna vorrebbe a Manchester, significa avere il coordinamento politico e tecnico di uno dei piu’ importanti progetti mai proposti nel campo della ricerca in astronomia e astrofisica. Oggi a Roma un passo decisivo e’ stato l’incontro fra la commissione internazionale che valutera’ le proposte finaliste con il ministro per l’Istruzione, universita’ e ricerca, Stefania Giannini, il sottosegretario agli Esteri Mario Giro e il presidente dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) Giovanni Bignami. Il ministro si e’ dichiarato ”soddisfatto” e, con il sottosegretario Giro, ha confermato l’impegno dell’Italia a finanziare il progetto con 60 milioni. L’Italia e’ tra i promotori del progetto Ska, che prevede la costruzione di migliaia di antenne e milioni di ricevitori radio distribuiti su una superficie vastissima, nelle regioni desertiche dal Sudafrica all’Australia occidentale, per funzionare come un unico, gigantesco strumento in ascolto dell’universo. 50 volte piu’ sensibile e 100 volte piu’ veloce degli attuali radiotelescopi, Ska sara’ in grado di studiare oggetti misteriosi come la materia oscura che occupa il 25% dell’universo. A sostegno della candidatura, Giannini ha ricordato inoltre la tradizione italiana nell’astronomia, l’importante rete di centri, enti di ricerca e prestigiose universita’ che operano sul nostro territorio, le numerose presenze dell’Italia in iniziative di ricerca internazionali, la qualita’ dei distretti tecnologici. La decisione sulla sede e’ attesa per il 5 marzo a Manchester, al termine della riunione di tre giorni (dal 3 al 5 marzo) del comitato dei rappresentanti degli 11 Paesi partecipanti.

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