Incidenti in montagna: altre due vittime nella stagione nera

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Ancora morti sulla neve, in due diversi incidenti a Madonna di Campiglio e nel cuneese

LaPresse/Reuters
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Altre due persone hanno perso la vita, e una terza e’ rimasta ferita, dopo le quattro vittime di due giorni fa e la tragica domenica scorsa, primo marzo, quando il bilancio e’ stato di cinque morti. Complice il maltempo che questo anno ha reso particolarmente insidiose le piste da sci e le mete degli escursionisti d’alta quota, ma anche l’imprudenza di molti spericolati frequentatori della montagna, non conosce tregua la cronaca ‘nera’ di chi e come, in questa stagione 2015, continua a perdere la vita mentre pratica gli sport invernali. A nulla sembrano valere le raccomandazioni degli esperti per evitare che la settimana bianca diventi un terribile incubo, e anche le allerte meteo non vengono prese sul serio. Solo pochi giorni fa, il cinque marzo, a Selva di val Gardena, 184 turisti sulla cabinovia – una delle poche rimaste aperte nonostante il maltempo – hanno rischiato la vita per un albero che, a causa del forte vento, si e’ abbattuto sull’impianto di risalita. In particolare, l’ultimo bollettino di ‘guerra’, racconta di un giovane snowboarder tedesco morto stamani a Madonna di Campiglio, in Trentino, in uno scontro con uno sciatore lettone, un ragazzo non ancora maggiorenne, rimasto ferito in modo serio. L’incidente e’ avvenuto poco prima delle tredici sulla pista Spinale. Lo snowboarder, che avrebbe compiuto 20 anni fra due settimane, originario della Baviera e in vacanza sulle nevi del Trentino con una comitiva, e’ deceduto sul colpo. Vani i soccorsi della pista e dei carabinieri sciatori di Campiglio, dove e’ stato portato nella camera ardente, dopo i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario del 118. I carabinieri della Compagnia di zona, quella di Riva del Garda, hanno contattato l’ambasciata per avvisare la famiglia e nel primo pomeriggio non erano ancora state diffuse le generalita’ del ragazzo, in attesa di avere la certezza che i parenti siano avvertiti della disgrazia. Per il giovanissimo sciatore lettone, che non ha ancora compiuto 18 anni, le prime informazioni riferiscono di ferite gravi. Per le cure e’ stato trasportato con un elicottero di Trentino emergenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Nel cuneese, invece, uno sci-alpinista e’ precipitato in un canalone di 150 metri ed e’ morto, nel pomeriggio, sulle montagne di Briga Alta. L’incidente e’ avvenuto alla quota di 2.200 metri sul Monte Bertrand. La vittima era in compagnia di un altro escursionista che ha dato l’allarme. Il corpo e’ stato recuperato dal Soccorso Alpino che ha accompagnato a valle anche l’altro sciatore, rimasto illeso. L’identita’ non e’ stata ancora resa nota. La vittima sarebbe scivolata su una lastra di neve ghiacciata, ruzzolando per molti metri. A quanto si e’ appreso, ha riportato numerose fratture che gli sono state fatali nel giro di poco tempo. Quando sul posto e’ arrivato l’elicottero del Soccorso Alpino, lo sci-alpinista era, infatti, gia’ morto. Il suo corpo e’ stato trasportato alla frazione Upega di Briga Alta, uno dei Comuni piemontesi meno popolati ed il piu’ meridionale della regione, al confine con la Liguria e la Francia.

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