Per essere felici sono indispensabili curiosità, riflessione e autocontrollo

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coppia felice facebookMille impegni, ritmi insostenibili e difficoltà economiche: anche nella Giornata Internazionale della Felicità che si celebra oggi essere felici sembra un’impresa. Per lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, la ricetta per ritrovare il sorriso è in tre punti: “Per battere l’ansia ed essere felici servono riflessione, curiosità e autocontrollo”. L’autore del libro ‘Vincere l’ansia con l’intelligenza emotiva’ indica alcuni semplici accorgimenti per provare a tornare felici.

1395225438_ebook-cover-600x335“Quali sono i fattori che rendono difficile essere felici? Tra i principali fattori possiamo individuare le crescenti responsabilità, lo stress accumulato nei lunghi mesi di lavoro, i ritmi frenetici della routine quotidiana, le aspettative sempre maggiori e il rispetto delle rigide convenzioni sociali – spiega Cucchi – In questo contesto s’innestano anche la paura di perdere il controllo e alcune forme di squilibrio neurobiologico, che intervengono a peggiorare la situazione. Viviamo essenzialmente in una società che genera ansia. Un lavoro, un esame, l’arrivo di un figlio, un matrimonio, l’amore, una novità, un viaggio, tutto può diventare motivo d’ansia o, come auspicabile in questi tempi difficili, essere vissuto con ottimismo e naturalezza. Sembra un paradosso, ma così come è migliorata la qualità della vita, sono aumentati anche i motivi per sentirci fragili e soffrire d’ansia. Ma come possiamo fare per essere veramente felici?”. Il primo passo è trovare il tempo per l’ascolto e la riflessione: “Soprattutto oggi in cui il genere umano vive momenti di difficoltà estreme, tra terrorismo, povertà, problemi climatici e crisi economiche infinite, non siamo più in grado di avere un rapporto sano con il tempo. Viviamo nell’epoca dell’urgenza, della incapacità a trovare il tempo per le cose importanti, viviamo nella fretta, ci perdiamo tutto vivendo nel domani trascurando l’adesso. Siamo in grado di scegliere di cambiare? Abbiamo tempo per la riflessione? La riflessione è una delle basi verso la felicità, passando attraverso la saggezza, la consapevolezza, la comprensione”. Secondo Cucchi è fondamentale coltivare anche la curiosità, ma quella vera. “In un mondo social non troviamo motivazioni e modi per la condivisione, questo ci impedisce di capire l’altro. Se non condividiamo però non capiremo mai veramente l’altro, non ci avvicineremo mai veramente al suo mondo, e lui al nostro”. Come tornare a condividere? La chiave di volta “è la curiosità che ci spinge ad ascoltare e a guardare l’altro come un mondo da esplorare, non come una minaccia. In questo modo eviteremo di finire di essere soli ma social”. Infine Cucchi punta il dito contro le “aspettative insostenibili”, uno dei maggiori mali della società moderna che allontana sempre più le persone della felicità: “Gli obiettivi sempre più alti – aggiunge lo psichiatra – ci rendono avidi. La nostra società è evoluta, ma non sempre evoluzione è sinonimo di armonia, equilibrio, benessere. Abbiamo creato circoli viziosi che ormai sfuggono al nostro controllo: lavoriamo troppo per stare meglio ma finiamo per stare peggio, siamo stressati, vittime dell’ansia, non riusciamo quasi mai a essere felici. Ma siamo convinti di essere sulla buona strada verso la nostra felicità?”. Curiosità, riflessione e autocontrollo possono esserci di aiuto, conclude l’esperto.

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