Emilia Romagna: dalla Regione oltre 100 milioni contro il dissesto idrogeologico

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Le risorse stanziate grazie ai fondi nazionali e regionali e da fondi non utilizzati negli anni precedenti: nelle prossime settimane sarà siglato il Piano Nazionale Decennale

“Si tratta di una cifra straordinaria e di investimenti certi, molti dei quali già attivati, risorse che ci permettono di realizzare interventi necessari per la difesa del nostro territorio e al tempo stesso di dare un sostegno diretto all’occupazione”. Così il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha commentato, oggi in conferenza stampa in Viale Aldo Moro, il dato che vede oltre 100 milioni di euro messi in campo per la difesa del suolo, nei primi 100 giorni di governo della giunta regionale. Nello specifico, si tratta di 25 milioni per la prevenzione e il rischio idrogeologico, 19,5 per la prevenzione e il rischio sismico e 59 milioni per interventi in risposta alle emergenze maltempo (nevicate 2012, ottobre-novembre 2014 e febbraio 2015). Le risorse derivano da fondi nazionali e regionali e da recupero di fondi disponibili e non utilizzati negli anni precedenti. “Passare da una logica emergenziale ad un piano strutturato di prevenzione del rischio idrogeologico è uno degli obiettivi prioritari del nostro mandato – ha aggiunto il governatore – non si tratta di investimenti a spot e fatti una tantum, ma dell’inizio di un percorso pluriennale con cui, in raccordo con i territori, individueremo tutti gli interventi destinati a emergenza, manutenzione, prevenzione e opere strutturali”. “Già nelle prossime settimane – ha aggiunto l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo – sigleremo con il Ministero dell’Ambiente e la struttura Italia Sicura l’accordo per il primo stralcio del Piano nazionale decennale contro il dissesto idrogeologico, da cui ci attendiamo subito ulteriori risorse. In programma ci sono 324 interventi in dieci anni per 950 milioni di euro, per dare risposta alle criticità più rilevanti del nostro territorio”.

emilia romagna pioggia 03L’Emilia Romagna, dati alla mano, si conferma un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico. Un ambiente caratterizzato da 56 mila chilometri di corsi d’acqua naturali, 3mila chilometri di argini, 18mila chilometri di canali di bonifica, 130 chilometri di costa, 29% dei quali in erosione, 37 aree protette, 26 porti ed approdi. A incombere ci sono 79mila. frane, di cui il 45% attive, con il 21% del territorio collinare e montano interessato e 84mila edifici su frane, il 9% dei quali su frane attive. Sono, infine, 428 le aree perimetrate a rischio. Di fronte a tutto ciò, il bilancio regionale 2015 stanzia per le politiche ambientali e la difesa del territorio 74 più 7,1 milioni di euro di economie emergenze pregresse. Di questi, 19,8 milioni sono stati destinati alla manutenzione dei fiumi, dei versanti e della costa (10 milioni), ad interventi di emergenza sulla rete idrografica (7), ad opere di avvio del progetto per il ripascimento della costa (1,5) e alla rete di bonifica (1,3). Si aggiungono 5,4 milioni di euro stanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di 4 interventi strategici per il nodo idraulico di Cesenatico-Cervia e la ricostruzione del ponte della navetta a Parma. In totale, si tratta di oltre 25 milioni di euro con cui la Regione intende proseguire nella strategia già avviata per la sicurezza del territorio, destinando le risorse prevalentemente ad interventi di manutenzione e alle opere strutturali individuate dalla pianificazione di bacino. Oltre 19 milioni di euro sono stati destinati, invece, a interventi per la prevenzione del rischio sismico.

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