Ricerca: elaborazioni a tempo record col supercomputer Galileo

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Galileo si affianca a Fermi, altro super elaboratore per la ricerca accademica

Galileo e’ attivo a Bologna. Il nuovo supercomputer installato al Cineca e’ il risultato di un’azione di sviluppo congiunto con Istituto nazionale di fisica nucleare e Universita’ di Milano-Bicocca, che hanno in parte cofinanziato i costi di acquisizione del nuovo sistema. Il supercomputer e’ dedicato al calcolo scientifico e ingegneristico ed e’ a disposizione dei ricercatori afferenti agli istituti di ricerca e alle universita’ italiane. Con questo nuovo sistema sara’ possibile risolvere problemi scientifici d’interesse per le piu’ attuali ricerche, e anche affinare strategie e programmi di calcolo che potranno poi essere supportati a livello internazionale per avere accesso ai piu’ potenti centri europei di supercalcolo, come ‘PRACE’, l’infrastruttura di ricerca in ambito supercalcolo, finanziata dalla Commissione Europea. “Galileo dara’ un contributo significativo alle attivita’ di ricerca in fisica teorica computazionale dell’Infn – spiega Raffaele Tripiccione, che coordina le attivita’ di fisica computazionale in ambito Infn – fornendo strumenti di calcolo adeguati a supportare gli ambiziosi programmi scientifici in corso in aree di punta della fisica delle interazioni fondamentali e della fisica dei sistemi complessi”. Galileo si affianca a Fermi, altro super elaboratore per la ricerca accademica – attualmente il piu’ potente in Italia – su cui e’ stata avviata la collaborazione tra Cineca e Infn. L’accordo quadro, sottoscritto nel 2012, prevede lo svolgimento di attivita’ di ricerca e sviluppo nel settore del calcolo scientifico ad alte prestazioni negli ambiti della Fisica delle Alte Energie, della Fisica Astroparticellare e della Fisica Nucleare. “Il cofinanziamento di Galileo – riporta Sanzio Bassini, Direttore del Dipartimento Supercalcolo e Applicazioni del Cineca – e’ un bell’esempio di messa in comune di competenze e risorse tra i diversi attori del sistema nazionale della ricerca, per essere piu’ efficienti e in modo da avere in Italia un’infrastruttura di calcolo competitiva nonostante le esigue risorse disponibili”. I positivi risultati derivati dalla collaborazione in corso hanno indotto l’Istituto nazionale di fisica nucleare a un ulteriore investimento a cui si e’ associata anche l’Universita’ Milano-Bicocca. Le risorse economiche congiuntamente mobilizzate hanno consentito l’acquisizione di Galileo, un calcolatore IBM/Lenovo Nextscale che, configurato con 516 nodi per un totale di 8256 processori, e’ in grado di esprimere una potenza computazionale di picco di oltre 1 PetaFlop/s (un milione di miliardi di operazioni al secondo). “Le sfide scientifiche del nostro tempo richiedono qualita’ della ricerca e strumenti adeguati – sostiene Federico Rapuano, docente di Fisica Teorica dell’Universita’ di Milano-Bicocca e membro del comitato di gestione dell’accordo Cineca Milano-Bicocca assieme a Marco Bernasconi, docente di Fisica della Materia dell’Ateneo milanese – la nostra Universita’ con questo investimento intende consolidare i risultati finora conseguiti e competere con successo nello scenario della ricerca di eccellenza a livello internazionale nei vari campi delle scienze computazionali in cui diversi gruppi del nostro Ateneo sono coinvolti”.

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