Allarme aumento del livello dei mari: ritmo accelerato negli ultimi 20 anni

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I ricercatori hanno perfezionato i dati satellitari tra il 1993 e il 2014 sul livello dei mari tenendo in considerazione anche le maree e i movimenti della terra

Nuovo allarme per l’aumento del livello dei mari: negli ultimi 20 anni non ha rallentato, come creduto, ma al contrario ha accelerato. Lo afferma uno studio realizzato dall’Universita’ della Tasmania e dell’agenzia nazionale australiana per la ricerca scientifica e pubblicato su Nature Climate Change. I ricercatori hanno perfezionato i dati satellitari tra il 1993 e il 2014 sul livello dei mari tenendo in considerazione anche le maree e i movimenti della terra. E hanno scoperto che i livelli registrati negli anni Novanta erano in realta’ piu’ alti di quanto non fossero realmente; questa sovrastima ha dato l’illusione che negli anni successivi il livello dei mari sarebbe diminuito, mentre in realta’ e’ avvenuto il contrario. I ricercatori spiegano come il rallentamento registrato avesse sollevato perplessita’ tra la comunita’ scientifica: “Questo rallentamento – ha spiegato Christopher Watson dell’universita’ della Tasmania, autore principale dello studio – ha lasciato perplessi gli scienziati perche’ coincide con un aumento dell’acqua che entra nei nostri oceani dalla Groenlandia e dall’Antartide occidentale”. Gli studiosi spiegano che l’errore nelle stime ha dato l’illusione che la velocita’ dell’aumento del livello dei mari diminuisse di 0,058 mm l’anno tra 1993 e il 2014, quando in realta’ e’ aumentato tra 0,041 e 0,058 mm all’anno. “Vediamo un’accelerazione e quello che mi colpisce e’ il fatto che e’ coerente con le proiezioni dei livelli del mare ipotizzato dall’IPCC” (il gruppo di scienziati che studiano il clima su mandato Onu, ndr), ha sottolineato Watson. “Sappiamo” dice il ricercatore, che il livello dei mari “negli ultimi 20 anni e’ aumentato in modo piu’ veloce di quanto avvenuto nel 20/o secolo e sta aumentando in modo sempre piu’ veloce”.

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