Cefalee: “L’aspirina fa male in USA ma non in Italia”

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“Per giustificare i rischi da aspirina viene fatto nascere un nuovo mal di testa semplicemente cambiandogli nome”

Alla 9° edizione del Congresso di Stresa sul mal di testa che a fine mese sta richiamando sulle rive del lago Maggiore i principali studiosi di mal di testa di tutto il mondo, si annuncia battaglia fra esperti USA e esperti italiani sulla terapia per antonomasia delle cefalee: secondo gli americani, infatti, la famosa aspirina, se presa in eccesso, può far cronicizzare il mal di testa al pari di farmaci ben più forti.
NELLA BIBBIA DELLE CEFALEE Secondo gli italiani i colleghi USA avrebbero inserito questo caveat nel breviario del buon cefalologo senza prove scientifiche, approfittando del fatto che questa bibbia del mal di testa è stata riveduta e corretta per la terza volta e adesso si chiama ICHD-3beta, acronimo di International Classification of Headache Disorders 3° edition beta, cioè terza edizione beta della classificazione internazionale dei disturbi cefalalgici.
Dentro ci sono le oltre 150 forme di mal di testa conosciute, ma “Come la precedente edizione -osserva il Professor Giancamillo Manzoni dell’Università di Parma che si farà portavoce della contestazione al congresso di Stresa- anche l’ICHD-3beta fornisce un’accurata descrizione dei sintomi, ma non ci dice nulla del paziente.
MAL DI TESTA OKKKK - CopiaUN’ALTRA FORMA CRONICA Per giustificare i rischi da aspirina viene fatto nascere un nuovo mal di testa semplicemente cambiandogli nome. Le forme di tipo cronico sono sempre state 4:
emicrania cronica, emicrania quotidiana, emicrania continua e cefalea tensiva cronica.
L’ICHD-3ß ne aggiunge ora un’altra, trasformando la vecchia cefalea da abuso di analgesici in cefalea da eccesso di farmaci, in sigla MOH, acronimo di Medication Oversuse Headache a indicare il mal di testa paradossalmente generato da un uso smodato dei farmaci che dovrebbero combatterlo e che insorge quando il paziente invece di cambiare marcia, si ostina a premere sempre di più l’acceleratore fino a fondere il motore.
Ma mentre nella vecchia cefalea da abuso di analgesici (overuse per gli anglosassoni) si parlava genericamente di analgesici senza specificare quali, nella MOH si mettono sul banco degli imputati solo aspirina e paracetamolo, che per i neurologi italiani non possono avere colpe diverse da tanti altri.
ABUSO NON ECCESSO Inoltre, nella vecchia cefalea da overuse erano imputati ergotamina e analgesici in generale e per l’aspirina si parlava tutt’al più di eccesso, ma non di abuso: sottigliezza non da poco perché il limite era di 15 pastiglie al mese per oltre 3 mesi.
Adesso il problema non è tanto aver oltrepassato quel limite, ma come lo si supera: “Si badi bene, aspirina o paracetamolo da soli ed è questo che appare poco verosimile -osserva Manzoni- Invece in combinazione con altre molecole la MOH sembra incredibilmente non presentarsi, mentre ci sono tanti prodotti di combinazione utilizzati dai pazienti, soprattutto nella cefalea di tipo tensivo, in cui sono presenti codeina o barbiturici certamente più a rischio di MOH”.
UN ITER TRAGICOMICO La vicenda dell’aspirina si commenta da sè seguendo l’iter del suo possibile abuso nelle varie edizioni della bibbia dei cefalologi:
Ed. 1988: esiste con oltre 50 grammi al mese;
Ed. 2004: non esiste perché mancano dati;
Ed. 2013: esiste con 15 giorni/mese da oltre 3 mesi anche se in combinazione.
Tutto si svolge nell’arco di 25 anni senza uno straccio di prova: sembrano i tre gradi di giudizio dei processi all’italiana che riempiono tante pagine di cronaca…
2015: OLTRE 10-15 MESE MA DA SOLA Comunque, ora che la MOH è stata riconosciuta come entità clinica autonoma, viene anche definita la quantità di farmaco in grado di provocarla: oltre 10-15 pastiglie al mese per almeno 3 mesi consecutivi ma non in combinazione.
Il limite della vecchia cefalea da abuso è quindi superato e ogni paziente che si rendesse conto di essere in questa situazione, sappia che ora l’IHS, sigla di International Headache Society, praticamente l’OMS delle cefalee il cui Presidente Alan Rapoport della UCLA University sarà al convegno di Stresa, lo considera ufficialmente affetto da un mal di testa che nasce dai troppi farmaci che sta prendendo e deve quindi tornare al più presto dal suo medico per uscire da questa trappola.
MAI VISTO IN ITALIA “E’ qui che casca l’asino –dice Manzoni- Oltre a farmaci più forti e specifici già sospettati e per i quali esistono varie prove sui rischi d’abuso, aspirina e paracetamolo sono state inserite a sorpresa, con una decisione non supportata da dati scientifici. Posso dire che nella mia lunga esperienza non ho mai visto una MOH da aspirina, nemmeno nei pazienti che l’assumevano 30 giorni su 30, né qualche collega me ne ha mai parlato!
Finché i recensori della nuova classificazione, che è prevalentemente di matrice USA, non forniranno dati a supporto di questa tesi non possono sostenerla e lo dirò chiaramente ai colleghi americani presenti al congresso, fra i quali c’è proprio il Presidente dell’IHS”

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