Nevicate a bassa quota sulle Alpi a fine primavera: l’elenco dei veri episodi “eccezionali” [FOTO]

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Ecco un breve elenco delle vere ondate di freddo tardivo che hanno interessato l’Italia a cavallo dei mesi di Maggio e Giugno

Come da previsione con l’ingresso dell’aria fredda post-frontale, polare marittima, e l’abbassamento della quota dello “zero termico” sulle Alpi è tornata a cadere la neve, fino a quote decisamente basse per la stagione. La neve è tornata ad imbiancare diverse località montane molto famose, come Livigno, e molti altri centri fra Piemonte, Lombardia e Veneto. Qualcuno addirittura parla di un ritorno a condizioni più tipicamente invernali. Ma in realtà rivedere la neve fresca a bassa quota su Alpi e Prealpi si tratta di una banale normalità per la stagione primaverile.

neve alpi 15 maggio 2015 (14)Del resto ripercorrendo un po’ la storia climatica del nostro paese si evince come simili episodi di freddo tardivo, a cavallo dell’ingresso della bella stagione, si siano verificati più volte, persino nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto, che possiamo ritenere pienamente estivi. In alcuni casi gli eventi freddi presentarono un’intensità superiore a dispetto di quanto registrato in questi ultimi giorni, pur essendosi verificati in piena estate, nel cuore della stagione calda. Per esempio possiamo citare l’incredibile ondata di freddo che investì le regioni centro-settentrionali nel Luglio del 1970, quando un nucleo di aria molto fredda in quota, nel cuore della stagione estiva, riportò la neve sulle Alpi a partire dagli 800-1000 metri, con accumuli a tratti anche rilevanti.

neve alpi 15 maggio 2015 (7)In quei giorni solo a Cortina d’Ampezzo si verificò un’insolita nevicata che lasciò un accumulo di ben 15 cm di neve fresca. Lo sfondamento delle masse d’aria, d’estrazione polare, fece drasticamente calare i valori termici, innescando incredibili anomalie termiche negative per uno dei mesi più caldi dell’anno.

Un’altra curiosa irruzione di aria piuttosto fredda, di lontane origine sub-polari, caratterizzò l’Agosto del 1976, quando sull’Appennino settentrionale torno d’improvviso la neve, con i primi depositi di bianco a partire dai 1200-1300 metri. Anche in quell’evento freddo e neve turbarono il periodo estivo, determinando considerevoli disagi. Per il mese di Agosto fu davvero un evento eccezionale, molto simile alla recentissima irruzione fredda dei giorni scorsi.

brennero (3)Un’altra anomala ondata di freddo, del tutto fuori stagione, interessò l’Italia nel Settembre del 1990. Anche in quell’occasione, con largo anticipo sulla normale tabella di marcia, la neve imbiancò i rilievi di Alpi, Prealpi e l’Appennino centro-settentrionale fin sotto i 1000 metri, a quote decisamente inferiori sull’area alpina. Un altro evento memorabile fu l’avvezione fredda di aria polare marittima che sul finire del Giugno del 1995 riportò la neve sull’Appennino settentrionale, localmente fino a 900-1000 metri. Da segnalare pure la tardiva avvezione fredda del Giugno del 2006, che determinerò delle incredibili nevicate tardive a bassa quota sui rilievi interni della Sardegna e su quelli della Corsica, regalando paesaggi più tipici per il mese di Dicembre che per l’inizio dell’estate.

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