Entro la prossima notte il tifone “Noul” si preparerà all’impatto sulle coste orientali di Luzon
Scatta lo stato di massima allerta sulle Filippine per l’imminente arrivo, sull’isola settentrionale di Luzon, del tifone “Noul”, un sistema di 3^ categoria sulla scala Saffir-Simpson. Proprio nel corso della mattinata di ieri “Noul”, passando su acque superficiali particolarmente calde e molto profonde, in un’area caratterizzata da un debole “Wind Shear”, si è rapidamente intensificato, fino a raggiungere la 3^ categoria della Saffir-Simpson in poche ore, con venti medi sostenuti cresciuti fino a oltre 180 km/h e raffiche di picco che nell’area attorno l’occhio centrale hanno superato i 200 km/h.
Come messo in evidenza pure dalle stesse immagini satellitari si tratta di una tempesta di medie dimensioni, con un occhio centrale di diametro di 16 miglia e una zona modesta di nubi temporalesche attorno ad esso. La tempesta non presenta la classica forma con le bande spirali esterne, ma assomiglia ad una grande ciambella in veloce avviamento su se stessa. Questo tipo di configurazione può qualificare “Noul” come una classe non comune di ciclone tropicale definito tempesta “anulare“. Sovente i cicloni di questo tipo sono capaci di resistere ad un indebolimento, mantenendo per molte ore tutto il loro potenziale energetico originale prima del “landfall” sulle terre emerse.
L’unica nota positiva riguarda la presenza, proprio attorno le Filippine e l’isola di Luzon, di un moderato “Wind Shear” e di aria un po’ più secca in quota che potrebbe contribuire ad indebolire notevolmente la tempesta prima del suo impatto sulle coste orientali di Luzon, atteso dalla prossima notte. Sicuramente il maggiore “Shear” del vento nella media troposfera determinerà un sensibile allentamento dell’attività convettiva del ciclone tropicale, il quale impatterà su Luzon già in parte indebolito. Inoltre, subito dopo il “landfall” “Noul” verrà rapidamente declassato da ciclone di categoria 1^ a tempesta tropicale, con una circolazione depressionaria attiva nella media troposfera. Questo perché a contatto con gli elevati rilievi presenti nella parte centrale dell’isola i cosiddetti “venti di sbarramento” del ciclone (sono le fortissime correnti che assumono un andamento circolare antiorario, orario nell’emisfero australe, attorno l’occhio centrale da sbarrare ogni ulteriore afflusso d’aria verso il centro del vortice) subiranno un certo attrito, tale da riuscire a rallentare la circolazione ciclonica nei bassi strati, indebolendola sensibilmente ad una tempesta tropicale carica di piogge, rovesci e temporali.
In più il tifone, durante il suo avvicinamento alle coste orientali di Luzon, tenderà ad essere risucchiato verso nord da una saccatura che si avvicinerà a nord delle Filippine, imprimendogli una deviazione, dapprima verso nord, e successivamente in direzione nord-nord/ovest e nord-ovest. Grazie a questa deviazione l’isola di Luzon dovrebbe essere interessata dal passaggio del lato più occidentale della tempesta, quello dove si concentreranno i venti più deboli, rispetto al bordo orientale, dove si manifesteranno le tempeste più forti da Sud-ovest e Sud. Pertanto la minaccia principale “Noul” su Luzon saranno solo le piogge molto intense e i temporali che potrebbero scaricare in poche precipitazioni di carattere torrenziale, con il rischio di generare delle “flash floods” e insidiosi smottamenti nelle aree montuose più interne dell’isola.
Localmente il passaggio del nucleo di “Noul” potrebbe scaricare fino a più di 200 mm di pioggia in poche ore sulle coste orientali di Luzon, mentre le coste orientali dell’isola dovrebbero essere flagellate da intense mareggiate, per l’irrompere delle grandi ondate da NE ed E-NE, alte fino a più di 5-6 metri, sollevate dai forti venti orientali attivi sul bordo settentrionale del ciclone. Bisogna dire che “Noul” non è stato il primo tifone del 2015 per le Filippine. La prima tempesta che ha colpito l’arcipelago asiatico ad inizio 2015 è stato il tifone “Maysak” che durante il weekend di Pasqua, fra il 4 e il 5 Aprile 2015 ha impattato sull’isola di Luzon, per fortuna indebolendosi velocemente in tropical storm proprio durante la fase del “landfall”. Grazie a questo il tifone non provoco morti e danni significativi.
Nel frattempo, dopo “Noul”, sopra le caldissime acque superficiali del Pacifico occidentale sta prendendo forma una nuova e pericolosa depressione tropicale, in sviluppo nel tratto di oceano poco a nord degli atolli della Micronesia. Questa depressione tropicale, definita la numero 7, entro domani, aspirando ingenti quantitativi di calore latente dalla superficie oceanica potrebbe intensificarsi in tempesta tropicale, passando nel raggio di 300 miglia dall’isola di Guam (amministrata dagli USA) la prossima settimana come un tifone in intensificazione, e può costituire una seria minaccia nel medio termine per le Filippine. L’inizio precoce della stagione dei tifoni sul Pacifico occidentale è dovuto, in parte, a temperature oceaniche eccezionalmente calde nella regione, tra i 5°-10° nord, vicino alla linea di cambiamento data. Queste temperature sono state più di oltre i +2.0°C superiori rispetto alla media negli ultimi mesi, a causa di un rafforzamento dell’evento di “El Niño”.