Tecnologia: Google brevetta pupazzi connessi agli elettrodomestici

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Se realizzasse questo progetto, Google non sarebbe la prima azienda ad avere dispositivi per la famiglia che si attivano con comandi vocali

Orsacchiotti e bambole connessi alla rete in grado di controllare gli elettrodomestici “smart”. Sono in grado di ruotare la testa e interagire con quello che dicono loro gli utenti e poi impartire i comandi ad altri dispositivi. Si tratta di un brevetto assegnato negli Usa a Google, che – anche se non e’ detto diventi un reale progetto – ha gia’ sollevato preoccupazioni di associazioni a difesa della privacy. Il brevetto e’ stato portato alla luce dalla societa’ legale SmartUp, come riportato dall’edizione online della Bbc, ed e’ stato originariamente presentato a febbraio 2012 mentre la pubblicazione e’ di pochi giorni fa. Il documento descrive giocattoli che incorporano microfoni, altoparlanti, fotocamere ed elementi motori, oltre che connessione a internet senza fili. Si attiverebbero con dei comandi vocali e sarebbero in grado di manifestare “espressioni” come interesse, curiosita’ o sorpresa. Il loro obiettivo sarebbe quello di comandare gli altri dispositivi connessi delle case “smart” del futuro: dal televisore al termostato. Lo scenario, ha commentato la societa’ SmartUp, e’ quello da “film dell’orrore”, a causa delle preoccupazioni legate a eventuali invasioni della privacy. Se realizzasse questo progetto – al momento e’ solo un brevetto – Google non sarebbe la prima azienda ad avere dispositivi per la famiglia che si attivano con comandi vocali. Come il cilindro Echo venduto da Amazon negli Usa, che permette di ordinare cibo e controllare il meteo, oppure la Barbie smart che “parla” con i bambini con cui gioca.

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