Collisioni record al ?Cern, Fabiola Gianotti: “passo storico per la fisica”

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Fabiola Gianotti, direttore designato del CERN, afferma: “adeesso sarà possibile rispondere a domande fondamentali”

Un ”passo storico” per la fisica: per Fabiola Gianotti, direttore designato del Cern, le prime collisioni all’energia record di 13.000 miliardi di elettronvolt (13 TeV) cominciate nell’anello di 27 chilometri del Large Hadron Collider (Lhc) sono destinate a lasciare una traccia importante nella storia della scienza. Nei prossimi tre anni l’energia record raggiunta dalla macchina permettera’ di esplorare territori sconosciuti, che le teorie fisiche attuali non sono in grado di spiegare. ”Questo ‘salto’ dell’Lhc ci permettera’ di esplorare un nuovo regime di energia”, ha detto Gianotti all’ANSA.

Cern/Cern, Fabiola Giannotti direttore generale. E' la prima donna”Nei prossimi tre anni di operazioni impareremo moltissimo. Ma – ha aggiunto – non aspettatevi risultati in pochi mesi. Saranno necessari tanti dati e tanto lavoro. La ricerca richiede pazienza”. La nuova pagina della fisica che si e’ aperta oggi segna ”un passo storico anche dal punto di vista tecnologico”, ha proseguito, riferendosi alla grande complessita’ di questa macchina senza precedenti. ”Un passo – ha aggiunto – reso possibile anche dall’importante contributo dell’Italia, con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e con l’industria”, ha aggiunto riferendosi alle tante aziende italiane che hanno collaborato alla costruzione della macchina. Tra queste ha citato l’Ansaldo, che ha costruito oltre un terzo dei magneti superconduttori dell’acceleratore.

fabiola gianottiGrazie alle tecnologie, quindi, la ricerca in fisica potrebbe compiere ”un passo in avanti storico perche’ le collisioni a questa energia ci permettono di affrontare questioni di fisica fondamentale, con maggiori possibilita’ di trovare risposte a domande aperte”. Impossibile dire se le risposte arriveranno. Naturalmente ”lo speriamo!”, ha detto. Certezze non ce ne sono quando ci si inoltra su un terreno inesplorato, come quello che la fisica sta per affrontare. Al momento e’ solo possibile avere una prima idea di che cosa andare a guardare. Per esempio, ha proseguito Gianotti, “cercheremo di capire la natura della materia oscura”, ossia la materia invisibile e sconosciuta che occupa circa il 25% dell’universo. ”Cercheremo anche di capire perche’ l’Universo e’ fatto prevalentemente di materia”, ha detto ancora riferendosi alla mancata simmetria fra materia e antimateria. Nonostante si annientino reciprocamente e siano state prodotte in uguale misura dopo il Big Bang, non si sa spiegare infatti perche’ una piccola quantita’ di materia abbia avuto la meglio sull’antimateria.

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