Il 30 giugno verrà scandito da 86401 secondi, uno più del solito
Se c’è una cosa certa, è che ogni giorno è scandito da 86400 secondi. Eppure oggi non sarà così, ce ne saranno 86401. E’ al contempo un evento straordinario e non: la NASA rende noto che è più o meno dal 1820 che la durata del giorno ha infranto la barriera degli 86400 secondi (la quarta volta dal 2000). La colpa non è degli orologi ma del nostro pianeta: a causa dell’attrazione gravitazionale con il Sole e con la Luna, la Terra ruota su se stessa sempre più lentamente. Rispetto a due secoli fa per fare un giro completo impiega in media due millisecondi in più: giorno dopo giorno, si accumula un secondo all’anno. Proprio quel secondo che occorre aggiungere per non perdere il ritmo degli orologi atomici e mantenere allineati i due clock che segnano il trascorrere del tempo.
Quali sono, questi due clock?
Uno è detto tempo coordinato universale (UTC), quello determinato dalle transizioni elettromagnetiche negli atomi di cesio degli orologi atomici, che sbaglia al massimo di un secondo ogni 1,4 milioni di anni. Il secondo, UT1, il tempo universale, è ritmato dal moto della Terra.
In un mondo ideale UTC e UT1 dovrebbero andare di pari passo. In realtà non è così. Ecco perché occorre, di tanto in tanto, riallinearli. Lo scarto massimo consentito fra i due, stabilito dall’International Earth Rotation and Reference Systems Service, è di 9 decimi di secondo. Ogni volta che sta per essere superato, si corregge l’UTC aggiungendovi un secondo. Come? Fermando per un secondo (leap second) gli orologi di riferimento, si fa sì che un giorno duri 86401 secondi.
Tutto fuorché prevedibile
La Terra sta rallentando, ma in modo irregolare: tante le variabili in gioco, tra cui, l’attrazione gravitazionale di cui sopra, ma anche terremoti, eruzioni vulcaniche, scioglimento dei ghiacci, i cambiamenti atmosferici o stagionali e persino El Niño, che può aumentare la durata del giorno d’un millisecondo. Aggiungere un secondo non è un’operazione pianificabile. Inoltre sembra che la Terra stia rallentando più lentamente, e la causa è ancora oscura.