Il Sultanato dell’Oman si prepara all’impatto della tempesta tropicale “Ashobaa”, attesi forti temporali anche sull’entroterra desertico
La tempesta tropicale “Ashobaa”, dopo giorni di permanenza sopra le ancora calde acque superficiali del mar Arabico, che in alcuni tratti superano la soglia dei +29°C +30°C, nelle prossime ore si preparerà al “lanfall” definitivo sulle coste dell’Oman. La perturbazione tropicale si è sviluppata nei giorni scorsi, nel tratto di mare ad ovest delle coste dell’India occidentale, a seguito dell’insorgenza di una insidiosa “tropical wave” dall’oceano Indiano settentrionale, carica di temporali e nubi convettive ben sviluppate che sfondavano il limite della tropopausa dinamica.
La circolazione ciclonica tropicale si è andata ad approfondire nella giornata di domenica 7 Giugno 2015 quando è rimasta semi/stazionaria sopra acque superficiali particolarmente calde che hanno agevolato lo sviluppo di severi moti convettivi che hanno generato una spettacolare “cintura di temporali” che iniziava a ruotare attorno ad un minimo barico ben definito nei medi-bassi strati. I venti attorno l’area perturbata superava già i 60-70 km/h, sollevando in mare aperto onde di circa 2-3 metri che hanno creato non pochi fastidi alla navigazione marittima. Tra la serata di domenica 7 e lunedì 8 Giugno la struttura depressionaria si è notevolmente rinforzata fino a divenire a tutti gli effetti una tempesta tropicale, con venti medi sostenuti cresciuti fino a oltre gli 80-90 km/h, che iniziava a muoversi molto lentamente in direzione delle coste centrali dell’Oman, nel profondo sud della penisola Arabica.
“Ashobaa” inoltre approfondendosi ha causato anche un temporaneo rinforzo del flusso legato al “Monsone di SO” sul mare Arabico, da oltre una settimana attivo a largo delle coste della Somalia, a causa dell’inasprimento del “gradiente barico orizzontale” fra l’oceano Indiano sub-equatoriale e gli stati indiani settentrionali, dove è collocata la bassa pressione termica nei bassi strati (prodotta dall’intenso riscaldamento stagionale del sub-continente indiano, che occorre in coincidenza dei passaggi “zenitali” del sole), con valori barici sotto i 995 hpa. Nella giornata di ieri la tempesta tropicale, dopo essere risalita verso nord-ovest, ha cominciato a virare in direzione ovest, arrivando a bordare con le sue grandi nubi temporalesche, cariche di piogge e forti temporali, le coste più orientali del Sultanato, nell’area poco a nord dell’isola di Masirah. Proprio in questa regione, seppur appena sfiorata dalle grandi bande nuvolose convettive che sono rimaste relegate in mare aperto, si sono registrate delle precipitazioni sparse che localmente hanno assunto carattere di rovescio o breve temporale, con raffiche di vento e attività elettrica che hanno appena lambito le aree desertiche del vicino retroterra costiero.
Le precipitazioni più rilevanti si sono registrati lungo le coste centro-settentrionali del Sultanato, appena a nord dell’isola di Masirah, in un’area praticamente disabitata dove non esistono stazioni meteorologiche. Tra le precipitazioni più rilevanti archiviate ieri troviamo i 3 mm di Haima e Yaaloni e i 2 mm caduti a Umzamaim, dopo una massima giornaliera di ben +45.3°C. Ma in alcune zone costiere dell’Oman orientale gli accumuli pluviometrici sono stati un pò più abbondanti, con rovesci anche di forte intensità che hanno cagionato i soliti allagamenti per la piena dei “uadi” che attraversano le zone desertiche del paese della penisola arabica. Durante il passaggio ravvicinato della tropical storm la ventilazione si disporrà dai quadranti orientali, mentre nelle regioni dell’Oman occidentale le correnti, seguendo la rotazione ciclonica, si sono orienteranno più da N-NE o da Nord, con raffiche che hanno potranno superare, localmente, la soglia dei 40-50 km/h, ma con raffiche che localmente potranno superare la soglia dei 55-60 km/h lungo il tratto di costa poco a nord dell’isola di Masirah.
Oltre alle piogge e ai temporali la tempesta tropicale “Ashobaa”, avvicinandosi alle coste omanite, sta anche attivando una enorme tempesta di sabbia che dai deserti dell’Arabia Saudita meridionale si sta muovendo fin verso lo Yemen e le coste saudite che si affacciano sul mar Rosso, dove i cieli verranno completamente coperti dalla polvere desertica sollevata per aria dalla sostenuta ventilazione da NE e N-NE, attiva lungo il margine più occidentale della tempesta tropicale. Dalle ultime immagini satellitari è stato possibile osservare come le nuvole di polvere dall’entroterra desertico saudita si siano spinte fino al settore più meridionale del mar Rosso. Poco dopo aver effettuato il “landfall” poco a nord di Masirah la tempesta tropicale, venendo rapidamente declassata in semplice depressione tropicale attiva soprattutto nella media troposfera che verrà prontamente erosa, nel suo lato settentrionale, dal transito del ramo pù meridionale del “getto sub-tropicale” che spira in alta quota sopra la penisola Arabica, andando a perdere buona parte della sua potenza, sino al definitivo dissipamento sull’entroterra desertico del Sultanato. Nelle prossime ore la perturbazione tropicale lascerà definitivamente le coste orientali omanite, con le ultime piogge nell’isola di Masirah, allontanandosi nel tratto di mare a sud dell’Iran e del Pakistan.