Previsioni Meteo: improvviso balzo dell’ITCZ, possibile una grande ondata di calore a fine mese

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La spinta verso nord del fronte di convergenza intertropicale favorirà una terza decade di Giugno all’insegna del tempo stabile e soleggiato?

Anche quest’anno il “fronte di convergenza intertropicale”, lungo l’Africa, muovendosi a “scatti” sta mantenendo un posizionamento prossimo alla media climatologica del periodo, o poco sotto. Ciò ha consentito anche un prolungamento della fase siccitosa in molte aree dell’Africa sub-sahariana, dove le piogge “zenitali”, legate al graduale avanzamento verso nord dell’ITCZ, stanno ritardando sopra i 15° 16° di latitudine nord.

AfricanMonsoonSolo in questi ultimi giorni il “fronte di convergenza intertropicale” sta cominciando a progredire spedito verso nord attraverso l’Africa, su valori poco sopra la media climatologica lungo il fronte occidentale. L’avanzamento verso settentrione è stato prodotto da un considerevole rinforzo della ventilazione meridionale, da SO e O-SO, legata al flusso dell’umido “Monsone di Guinea” (il corrispondente dell’Aliseo di SE sull’Atlantico meridionale che oltrepassa l’equatore ed in prossimità delle coste dell’Africa occidentale viene deviato verso destra dalle depressioni termiche che si formano sull’Africa centrale e il Sahel), tra il Golfo di Guinea e i paesi della fascia saheliana, a sud del deserto del Sahara. Questa intensificazione della ventilazione meridionale, annessa al “Monsone di Guinea”, è stato indotto da un sensibile irrobustimento della vasta fascia anticiclonica tropicale che domina fra l’Atlantico meridionale e i grandi altopiani dell’Africa meridionale, che ha determinato un inasprimento del “gradiente barico orizzontale” fra l’equatore e l’area sub-sahariana, dove regna l’ampia depressione termica nei bassi strati, prodotta dall’intensa insolazione in atto a ridosso del tropico del Cancro, dove il sole raggiunge lo “Zenit” (raggi solari perpendicolari sopra l’orizzonte durante le ore centrali del giorno).

westI sostenuti venti meridionali, che dal Golfo di Guinea si sono spinti fino al Senegal, al sud della Mauritania, Mali, Niger, Ciad centrale e sud del Sudan, ha sospinto l’ITCZ più a nord, al di sopra della posizione media climatologica, contribuendo a dispensare le prime intense precipitazioni in tutta le regioni del Sahel, dalla Guinea fino al sud del Ciad e al Sudan meridionale. L’avanzamento maggiore si è avuto proprio fra il Mali orientale e il Niger occidentali, dove il “fronte di convergenza intertropicale” si è portato oltre i 17° di latitudine nord, superando, seppur per poco, la media climatologica. Nei prossimi giorni l’ITCZ dovrebbe subire un graduale arretramento verso sud sull’Africa orientale, tra Sudan meridionale, Ciad e Niger meridionale, per un temporaneo rinforzo della ventilazione dai quadranti settentrionali fra il deserto egiziano, sudanese e ciadiano, dove l’”Harmattan” (il corrispondente dell’Aliseo di NE sopra la vasta regione sahariana) spirerà a tratti molto sostenuto, producendo pure delle tempeste di polvere, note anche con il termine arabo di “Haboob”.

L'avanzamento verso il Sahel del "fronte di convergenza intertropicale" (credit NOAA)
L’avanzamento verso il Sahel del “fronte di convergenza intertropicale” (credit NOAA)

Sul fronte dell’Africa occidentale, invece, l’ITCZ subirà un ulteriore avanzamento verso nord, specie fra il nord-est del Mali e l’ovest del Niger, per l’approfondimento della depressione termica saheliana che convoglierà gli umidi spifferi del “Monsone di Guinea” (venti al suolo da SO e O-SO) oltre i 19° 20° di latitudine nord, in pieno deserto del Sahara, dove si potranno sviluppare anche delle “Cellule temporalesche” di origine “termoconvettiva” a carattere isolato. L’intensificazione e la graduale avanzata verso settentrione del “Monsone di Guinea” avrà come primo effetto il rafforzamento dell’anticiclone sub-tropicale sul nord Atlantico, con la conseguente deviazione dell’umido flusso perturbato atlantico verso le isole Britanniche e la penisola Scandinava, di solito oltre i 50° – 60° di latitudine nord, e la permanenza di condizioni di maggiore stabilità sul Mediterraneo generata da un progressivo rialzo dei geopotenziali alla quota di 500 hpa.

Fig.3 - La posizione dell’ITCZ e dei venti dominanti in Africa durante l’inverno boreale (sinistra) e durante l’estate boreale (destra)Inoltre un “Monsone di Guinea” piuttosto forte, generalmente, intensifica la circolazione meridiana della “Cella di Hadley”, favorendo una espansione fino al cuore del Mediterraneo degli elementi più settentrionali dell’anticiclone sub-tropicale permanente sulla regione sahariana. Già dalla prima parte della prossima settimana il promontorio anticiclonico, di chiara radice nord-africana, si avvicinerà nuovamente alle sponde centro-occidentale del Mediterraneo, grazie alle “Subsidenze atmosferiche” prodotte all’anticiclone Libico rinforzato e spostato verso nord dall’intensificarsi della circolazione meridiana della “Cella di Hadley”, diretta conseguenza dell’azione e della progressiva intensificazione dell’umido flusso monsonico proveniente dal Golfo di Guinea.

itcz africa schemaMa per una decisa spinta del torrido promontorio anticiclonico di matrice sahariana, verso il mar Mediterraneo, bisognerà attendere fino all’ultima decade del mese corrente, con il progressivo ingresso di masse d’aria decisamente calde, d’estrazione sub-tropicale continentale, che determineranno un significativo aumento dei valori termici, riportandoli ben oltre le medie del periodo.

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