Caldo: 700 morti in Francia all’inizio di luglio, più vittime tra gli anziani

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L’ondata di calore dell’inizio di luglio ha già fatto un numero esorbitante di morti in Francia

Sono stati circa 700 le morti in Francia attribuibili all’ondata di calore dell’inizio di luglio. E le vittime si sono contate soprattutto tra gli anziani. Sono i primi dati rivelati dal ministro della Sanità d’oltralpe, Marisol Touraine, proprio mentre il Paese affronta un altro periodo di afa. I numeri, presentati dallo stesso ministro alla stampa, estrapolati dalle anagrafi di mille Comuni, dovranno essere aggiornati con le cifre della seconda ondata di calore, tra il 6 e l’8 luglio. Secondo l’istituto francese di sorveglianza sanitaria (InVs), tra il 29 giugno e il 5 luglio la stima dell’eccesso di mortalità è del 7% rispetto al numero atteso (in confronto con gli stessi periodi dell’anno senza episodi di canicola), in pratica 700 decessi in più soprattutto tra gli over 65. Numeri non eccessivi se paragonati al 2003, quando in Francia per l’ondata di calore la mortalità aumentò del 55%, con 15 mila decessi supplementari. O anche al 2006, quando si registrò un aumento del 9% e 2.100 morti in più. Secondo il ministro, le diverse misure di prevenzione messe in atto hanno permesso di contenere l’impatto sanitario del caldo. “Tutti gli episodi di canicola – ha detto – si accompagnano necessariamente a un aumento di mortalità: le persone già malate divengono più fragili per il caldo estremo. Ma possiamo affermare che, rispetto al 2003, la popolazione e le istituzioni sono più preparate”. Sempre durante l’ondata di calore dell’inizio di luglio, le visite ai pronto soccorso sono aumentate di tre volte mentre le richieste ai medici dell’emergenza (Sos medecins, che fanno visite a domicilio 24 ore su 24 ) di dieci volte.

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