Caldo, notti in bianco per milioni di italiani: ecco il decalogo anti-canicola

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La maggior parte degli italiani è vittima della “canicola”: ecco i rimedi consigliati dagli esperti

Lenzuola appiccicose, corpi sudati, risvegli nervosi e sonno interrotto fino alle prime ore del mattino. “L’ondata di caldo ha messo in crisi la maggioranza degli italiani: di notte tutti in questo periodo faticano a riposare, a meno che non possano contare su un condizionatore o su temperature più miti, legate al fatto che si vive in collina o in montagna”. Paola di Paolo Maria Rossini, direttore di Neurologia all’università Cattolica di Roma ed esperto in disturbi del sonno, che spiega all’Adnkronos Salute come il problema riguardi tutti: “Gli anziani, che dopo i 70 anni già dormono con difficoltà più di 5-6 ore a notte, e i bambini”, che avendo un volume corporeo più piccolo faticano a far scendere la temperatura interna.

ORA LEGALE 25 SONNO“Caldo e sonno – dice Rossini – sono nemici per tutti. Abbiamo nel cervello un ‘termostato’ che regola la temperatura corporea e che è molto sensibile alle alte temperature. Inoltre ci sono persone con determinate patologie, come la sclerosi multipla, che risentono più delle altre delle ondate di calore: se per qualsiasi motivo si surriscaldano troppo, spesso sperimentano un peggioramento dei sintomi”. In attesa del refrigerio, però, un aiuto – spiega l’esperto – può arrivare da alleati classici, come l’alimentazione, e insoliti: è il caso dei libri e delle piante. Cosa fare, allora, per cercare di difendersi dall’insonnia da caldo, se non si può accendere l’aria condizionata?

sonno“E’ importante ventilare l’ambiente, per facilitare l’evaporazione del sudore, meccanismo attraverso il quale l’organismo fa scendere la temperatura. Dunque – dice Rossini – via libera ai classici ventilatori, purché abbastanza silenziosi. Anche le piante sono utili per ossigenare la stanza: basta metterle sul davanzale della finestra aperta durante il giorno, e ricordarsi di rimuoverle di notte, perché altrimenti passerebbero a produrre anidride carbonica”. E ancora: “Evitiamo cene luculliane, perché l’impegno nella digestione ostacolerà la dispersione di calore a livello cutaneo. Meglio andare a letto a distanza di 2-3 ore dal pasto serale, evitando alcol e cibi speziati che influiscono sulla temperatura corporea”. Inoltre è utile tenere sempre accanto a sé una bottiglia d’acqua, per reintegrare “i liquidi e i minerali persi col sudore. Poi è meglio evitare di andare a letto troppo sovraccarichi mentalmente; sconsiglio di lavorare a un progetto dopo cena. L’ideale è arrivare all’ora del riposo stanchi fisicamente, dopo aver fatto un po’ di esercizio nelle ore più fresche”. Anche le letture possono essere d’aiuto. “Meglio leggere qualche pagina di un libro un po’ noioso prima di addormentarsi o guardare un film lento la sera. In questo modo – conclude – si hanno più chance di riposare”. In attesa che la canicola dia tregua al Belpaese.

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