Incontro ravvicinato con Plutone, ci siamo: tra poche ore New Horizons svelerà i segreti del pianeta nano

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La sonda New Horizons della Nasa si appresta a sorvolare Plutone ad una distanza minima mai raggiunta prima: sarà in grado di “registrare” importanti dati circa la reale dimensione e densità del pianeta nano, misteri ancora oggi non del tutto svelati con certezza

Domani per la sonda New Horizons è un gran giorno: è previsto infatti che la sonda della Nasa sorvolerà Plutone ad una distanza molto ravvicinata e, mai sfiorata prima, e sarà in grado di captare altri importanti segreti del pianeta nano. La missione dovrebbe realizzarsi intorno alle 13.39 di domani, ora italiana, e dalla Terra è tutto pronto per ammirare le immagini che verranno catturate dalla sonda, che sorvolerà Plutone ad una minima distanza di 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta ad una velocità di circa 50.000 chilometri. La missione assume un’importanza rilevante perchè la sonda arriverà ad una distanza storica dal pianeta nano Plutone, più vicina di quanto ci sia mai spinti, e dunque sarà possibile raccogliere altri fondamentali dati sul pianetino tutt’oggi avvolto dal mistero e da innumerevoli segreti.

Credit: NASA/JHUAPL/SWRI
Credit: NASA/JHUAPL/SWRI

Sara’ un momento storico anche perche’ e’ la prima volta che una missione raggiunge non solo Plutone ma anche le sue lune, Caronte, Stige, Nix, Cerbero e Idra. La sua massa, la sua consistenza, la sua grandezza, sono solo alcuni dei dubbi a cui domani i ricercatori cercheranno di dare una risposta. La panoramica di New Horizons, che ha già accumulato ben 9 anni di viaggio e 3 miliardi di miglia percorsi fluttuando nello spazio, permetterà di dare maggiore certezza ai dati rilevati già nei giorni scorsi su Plutone; sembrerebbe, da alcune preliminari analisi, che il così detto “pianetino” e’ un po’ piu’ grande e meno denso del previsto, il suo diametro e’ infatti di 2370 chilometri e non 2368 come calcolato finora.

plutoneLo scienziato Alan Stern ha affermato in proposito che questo significa che se Plutone ha una densità inferiore a quella che finora si è sempre pensato,  ciò potrebbe significare un interno più gelido. Molte delle convinzioni finora avute potrebbe crollare, come la possibilità della presenza di altri anelli che fin’ora erano rimasti nascosti.New Horizons avrà dunque una grande responsabilità anche per quanto riguardo lo studio più ravvicinato di alcuni particolari già avvistati su Plutone: ad esempio, la presenza di un elemento brillante sulla sua superficie, e la presenza di macchie scure che potrebbero segnalare la presenza di altopiani o la variazione della luce riflessa per la presenza di pianure. Spettera’ a New Horizons verificarlo.

Vista ipotetica dalla superficie di Plutone
Vista ipotetica dalla superficie di Plutone

Plutone è stato oggetto di missione già dal 2006, quando, aveva subito la nomina di pianeta nano proprio per le dimensioni ridotte che ne erano state calcolate. Adesso, secondo le recenti notizie, pare che il suo diametro si sia leggermente esteso. Anche se di qualche chilometro, per gli scienziati è un dettaglio da non trascurare che potrebbe aprire le strade ad altre analisi che potrebbero portare alla luce l’esistenza di misteri finora ignorati. Per la missione, gli esperti hanno dichiarato che c’è solo una possibilità su 10.000 che qualcosa vada storto per New Horizons, ma nello spazio non si può avere la certezza matematica: ecco perchè la sonda restera’ in silenzio radio e mandera’ un messaggio solo dopo aver effettuato l’avvicinamento previsto come segnale di “okay”. Anche se bassissimo c’e’ infatti il rischio che la sonda possa essere colpita in prossimita’ di Plutone e Caronte da frammenti di ghiaccio.

 

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