Plutone: New Horizons fotografa un fantastico mondo alieno

  • Image Credit: NASA-JHUAPL-SwRI
/
MeteoWeb

La sonda New Horizons, il veicolo spaziale più veloce di sempre fotografa al volo il pianeta nano Plutone

Un mondo alieno ai confini del Sistema Solare diverso da tutti gli altri pianeti finora noti, svelato dalla Sonda New Horizons della Nasa e dalle sue foto catturate sfrecciando ieri accanto a Plutone alla velocita’ di 14 chilometri al secondo. Adesso tutte le antenne abilitate a ricevere i dati della missione, da Madrid a Goldstone, a Canberra, stanno lavorando senza sosta per scaricare i dati che arrivano dai confini del Sistema Solare. E’ stato un evento storico, quello del passaggio ravvicinato a Plutone, nel quale in un tempo brevissimo la sonda ha dovuto concentrare centinaia di osservazioni e dati: da quelli sulla superficie del pianeta nano a quelli sulla composizione della sua atmosfera, a quelli delle sue cinque lune, dal nome suggestivo e tenebroso, come quello di Plutone: Caronte, Notte, Idra, Cerbero e Stige.

La Nasa svela le nuove foto di Plutone e le sue lune dalla sonda New HorizonsDopo il passaggio, salutato il 14 luglio con un fragoroso applauso dal centro di controllo della missione e da un’esplosione di messaggi sui social network, New Horizon e’ entrata in una fase silenziosa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, fino alle 3 del mattino del 15 luglio. E’ stato allora, infatti, che New Horizons ha ‘telefonato a casa’ inviando un bip carico di significato: era il segnale che il passaggio ravvicinato era avvenuto con successo e che la sonda godeva di ottima salute. ”Plutone e’ uno dei rappresentanti di una classe di corpi che appartengono alle zone piu’ esterne del Sistema Solare, che si sono formati a temperature molto basse e che non hanno subito un’evoluzione”, osserva Fabrizio Capaccioni, dell’Istituto di astrofisica e paleontologia e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf). Le immagini di Plutone e delle sue lune potranno aiutare a studiare la composizione di questi corpi primitivi, piu’ densi all’interno e dall’esterno piu’ leggero e a bassa densita’, dove ghiaccio di azoto, metano e di monossido di carbonio condensano nelle stagioni piu’ fredde. Questi stessi materiali volatili potrebbero anche essere liberati da una particolare forma di attivita’ vulcanica (criovulcanismo). La risoluzione massima delle immagini, di circa 60 metri, potrebbe permettere di studiare meglio questo fenomeno. Uno dei tanti aspetti bizzarri di questo pianeta nano, e’ che l’asse di rotazione inclinato di 60 gradi ‘allunga’ notevolmente la durata delle stagioni: il giorno dura 150 ore e l’anno e’ di circa 200 anni.

Condividi