Accadde oggi: nel 1953 la prima proiezione su schermo panoramico

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Nel settembre del 1953 iniziò una nuova era per la storia cinema: si proiettò per la prima volta su uno schermo panoramico

A quanto si racconta, ci fu persino chi chiuse gli occhi e gridò con terrore quando una biga romana con quattro cavalli bianchi al galoppo correva all’impazzata, quasi come se volesse uscire dallo schermo e dirigersi verso la platea. Gli spettatori erano tanti, circa 6000, e stavano assistendo alla presentazione ufficiale del film The Robe (La Tunica) di Henry Koster, ovvero il primo film realizzato in Cinemascope dalla 20th Century Fox.

cinema roxyEra il settembre 1953 e al cinema Roxy di New York venne installato per l’occasione un enorme schermo panoramico ricurvo, lungo quasi 20 metri. Per i cinefili si tratta di una data storica, dato che diede il via alla terza era del cinematografo. La prima fu segnata dall’avvento del sonoro, la seconda dal colore, e ora era giunto il momento del Cinemascope, con schermo panoramico che rendeva le immagini ancora più realistiche.

Cinema La tunicaIl resto, possiamo dirlo, è storia. Il Cinemascope ebbe un successo strepitoso, tanto da portare la Fox e altre case produttrici ad impegnare immense risorse per migliorarne la resa, ad esempio con l’utilizzo di formati più grandi. La vecchia immagine rettangolare 1.33:1 (rapporto tra la base e l’altezza dell’immagine proiettata), che rappresentò il formato standard per i precedenti cinquant’anni di storia del cinema, abbandonava il campo per lasciare spazio alla nuova immagine panoramica di proporzioni più importanti. Ad esaltarne ancora di più l’effetto, poi, c’erano le grandi dimensioni dei nuovi maxi-schermi.

the robeSi provò ad ingrandire il più possibile i formati, ma i risultati non furono dei migliori e comportavano costi elevatissimi. Fu così che dal 1956 il formato standard si assestò al celebre rapporto 2.35:1, che ancora oggi è spesso utilizzato.

In un periodo in cui l’utilizzo della televisione si stava espandendo a tutti i livelli sociali, il cinema cambiò veste, cercando così di togliere gli americani dai salotti delle proprie case, per recarsi al cinema, dove arte e qualità facevano da contraltare alla semplicità e all’immediata fruibilità della televisione. Contrapposizione, quella tra piccolo e grande schermo, che proseguì nel corso dei decenni senza perdere vigore, aumentando anzi sempre più fino ai giorni nostri.

 

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